Giovedì 27 febbraio 2020 ore 18.00 Libreria Vitanova (Napoli, viale Gramsci, 19) L’Associazione Vitanova ha organizzato con Leyla Mancusi Sorrentino alcuni incontri a tema per dibattere insieme con gli amici della libreria la realizzazione di alcuni cibi classici della cucina napoletana.
Il tema di questo primo incontro, aspettando la Pasqua, è dedicato alla PASTIERA
A Napule regnava FerdinandoCa passava e’ jurnate zompettiando;Mentr’ invece a’ mugliera, ‘Onna Teresa,Steva sempe arraggiata. A’ faccia appesaO’ musso luongo, nun redeva maje,Comm’avess passate tanta guaje.Nù bellu juorno Amelia, a’ cammerieraLe dicette: “Maestà, chest’è a’ Pastiera.Piace e’ femmene, all’uommene e e’creature:Uova, ricotta, grano, e acqua re ciure,‘Mpastata insieme o’ zucchero e a’ farinaA può purtà nnanz o’Rre: e pur’ a Rigina”.
Siete invitati a portare la vostra ricetta preferita e,se volete, una piccola pastiera che degusteremo insieme. Le ricette e il video dell’evento saranno inseriti su Libreria Vitanova e Youtube Libreria Vitanova
Il dibattito sarà condotto da Leyla insieme con Germana Nardone, Silvana Guida e Salvatore Landolfi
Martedì 25 febbraio 2020 alle 18 nella libreria Vitanova (viale Gramsci,19) presentazione del romanzo di Francesco De Filippo “Le visioni di Johanna” (Castelvecchi). Dopo l’introduzione di Piero Antonio Toma ne parlerà con l’autore il giornalista e critico letterario del Mattino Fabrizio Coscia.
Tutto il male del secolo in una persona. Si potrebbe riassumere così l’amaro ultimo romanzo di Francesco De Filippo, autore a cui certo non manca la capacità di scrittura, che questa volta fa la difficile scelta di un protagonista da odiare, veramente esistito ma così estremo da sembrare solo inventato. E’ Sebastian, che da bambino attraversa l’abbandono del padre mai visto, le peggiori sofferenze, la violenza più subdola e come se non bastasse la gelida condanna della madre che lo rende prigioniero della paura. Ma nonostante tutto quello che subisce è difficile, anzi impossibile, provare empatia nei suoi confronti.
Nella Germania dei primi anni del nazismo, Sebastian è un ingegnere sposato e padre di cinque figli, ma intreccia relazioni sentimentali con adolescenti del suo stesso sesso. La famiglia finge di non sapere e ognuno è condannato a una silente, colpevole prigionia psicologica. Solo per l’ultimogenita, l’inconsapevole Johanna, suo padre è un eroe e per questo incappa nella muta condanna dei fratelli. Sebastian viene perseguitato dalle SS, ma riesce a sopravvivere: dopo la guerra, abbandona tutti e parte per la lontana Indonesia, dove partecipa a un giro internazionale di pederastia e dove farà fortuna come educatore. Alla sua morte, Johanna ne ripercorre le tracce nel Sud-Est asiatico, scoprendo che il padre non era l’eroe che pensava.
A volte dobbiamo rinunciare a tutto, persino all’amore di una madre, per scoprire il nostro destino. Nessun romanzo lo aveva mai raccontato con tanto ostinato candore.
«Affilato e toccante» – Il Venerdì «Ci siamo letteralmente innamorati di questo romanzo di formazione così commovente. Una storia piena di tenerezza, ironia e umanità» – Juan Milà, Harper Collins «Uno di quei libri che rimangono sottopelle, che lasciano immersi nella storia anche quando l’ultima pagina si è chiusa» – Io Donna
È il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno. Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserà l’intera penisola e trascorrerà alcuni mesi in una famiglia del Nord; un’iniziativa del Partito comunista per strappare i piccoli alla miseria dopo l’ultimo conflitto. Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un’Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione. Quel dolore originario cui non ci si può sottrarre, perché non c’è altro modo per crescere.
Martedì 18 febbraio 2020 alle ore 18,00 nella libreria Vitanova (Napoli, viale Gramsci, 19) presentazione del saggio di Giacomo Casaula “Scie ad andamento lento” (Mea).
Dopo l’introduzione di Piero Antonio Toma, ne parleranno con l’autore l’attrice Annamaria Ackermann, che firma anche la prefazione e che leggerà alcuni brani del libro, il vicecaporedattore del Mattino Gino Giaculli e la giornalista tv Anna Copertino. Interventi del musicista Davide Trezza. “Stefano De Sanctis è un giovane scrittore. Il suo primo e unico romanzo si intitola ‘Scie ad andamento lento’. Dopo alcuni anni di monotona routine lavorativa in una rivista ed una relazione finita male, decide di ritornare a Cattolica, un luogo dove ha trascorso le estati della sua infanzia ed adolescenza e che lo ha decisamente segnato. Quel luogo gli serve per provare a scrivere di nuovo. Lì dove il Tirreno e l’Adriatico non sono mai stati così vicini, così complementari tanto da fondersi in un unico straordinario scenario di insenature, cale, spiagge a perdita d’occhio, scoscesi precipizi punteggiati di verde quale il Mediterraneo. Grazie alla conoscenza di Elena e ad un’altalena di vicende tra Napoli, sua città, e Cattolica, Stefano finalmente crea qualcosa di nuovo. I suoi dubbi, le sue paure fermeranno questa nuova fase della sua vita. La sensibilità creativa, artistica ed umana di Stefano De Santis trova finalmente la sua manifestazione, attraverso un viaggio fra i due mari che diventa il viaggio nel proprio intimo, nella propria coscienza, nei desideri cercati e non appagati, nelle frustrazioni e nei punti di partenza e di arrivo.” Giacomo Casaula nasce a Napoli il 27/10/1992 da genitori napoletani e vive a Cava de’ Tirreni (SA).
Ha affiancato Annamaria Ackermann nello spettacolo Eduardo, da lei ideato e diretto, un medley di brani tratti dalla migliore produzione eduardiana, fornendo un’emozionale interpretazione di monologhi tratti da ‘Napoli milionaria’ e da ‘Questi fantasmi’.
Dal 2014 collabora con il Prof. Ettore Massarese, docente di Storia del Teatro presso la Facoltà di Lettere “Federico II”.
Dal 2016 tiene il corso di Storia del Teatro per il laboratorio teatrale del teatro “Totò” di Napoli, mentre nel 2017 ha collaborato al laboratorio di formazione teatrale permanente tenuto da Ettore Massarese presso il teatro Sancarluccio di Napoli. È co-direttore artistico e protagonista, unitamente alla Ackermann, a Brunello Canessa e a Giuseppe Fontanella, della rassegna “Live in Villa Di Donato”, che dal 2015 si svolge all’interno della omonima prestigiosa cornice partenopea, nel cui ambito sono rappresentati spettacoli di prosa, di Teatro-canzone e di musica.
Da protagonista, si impegna con il suo gruppo musicale in spettacoli come “…e Berta filava”, spettacolo contro la violenza di genere incentrato sulla donna e sul suo ruolo in società rappresentato al Social Tennis Club di Cava de’ Tirreni, e come “Secondo me la donna…”, spettacolo per le donne messo in scena al Teatro Genovesi di Salerno in occasione della giornata internazionale a loro dedicata.
Ha dato corpo a una suggestiva e mistica interpretazione de “La buona novella” del cantautore Fabrizio De André.
Con Gianni Mauro ha dato vita a una brillante serata, dedicata al cantautore Rino Gaetano e intitolata “Mio fratello è figlio unico”.
Ha diretto e interpretato lo spettacolo di Teatro-canzone Il cappellaio magico con monologhi scritti da lui e canzoni di Rino Gaetano, con cui, sotto il patrocinio del MIBACT, della Regione Campania e del Comune di Salerno, ha aperto la stagione 2016/17 del Teatro delle Arti di Salerno.
Successivamente questo spettacolo ha partecipato alla quinta edizione del “Premio Li Curti” ed è stato inserito nel cartellone 2017/18 del Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli.
Ha ideato e interpretato Monologando, recital emozionale da Shakespeare a Pirandello passando per Gaber fino ad arrivare a Modugno e ai Baustelle.
Suo il singolo e il video, uscito a giugno, “Indie e De Gregori”, estratto dall’album e dall’omonimo spettacolo “Nichilismi e Fashion Week”.
Martedì 11 febbraio 2020 alle ore 18, 00 presso libreria Vitanova (Napoli, viale Gramsci, 19) presentazione del saggio di Giuseppe Ferraro “Nostalgia del desiderio. La filosofia che nasce a Napoli”, edito da Castelvecchi.
Dopo l’introduzione di Piero Antonio Toma, ne parleranno con l’autore Nino Daniele e Simona Marino, docente di filosofia all’Università Federico II. https://www.vitanova.bio/Dalla scuola virgiliana di Posillipo – ispirata all’epicureo piacere del vivere –, la filosofia che nasce a Napoli segue le vie del Centro Storico fino alla casa di Metronatte, dove Seneca non mancava una lezione. Passando per la biblioteca di Tommaso d’Aquino, s’incrociano Giambattista Vico e Benedetto Croce che discutono di dignità e istituzioni seduti in un caffè di piazza San Domenico Maggiore, mentre per via Toledo Giacomo Leopardi è assorto nella sua amarezza. Nostalgia del desiderio ripercorre la storia del pensiero che Napoli ha prodotto, andando oltre i confini della città per assumere una forza politica ed educativa, che parla di relazioni affettive e sentimento. Parallelamente, è anche il racconto della filosofia della “napoletanità”, del nascere (o diventare) napoletani, perché mai come in questa città è vero e decisivo il legame tra il modo in cui si è e il luogo che si abita, con tutta la sua bellezza e tutte le sue problematiche. E allora «siano perdonati», come scriveva Goethe, «tutti coloro che a Napoli escono di senno».Giuseppe Ferraro
Già professore di Filosofia Morale alla Federico II di Napoli, tiene corsi di filosofia nelle carceri e nei luoghi d’eccezione, “nei quartieri del buon Dio” delle periferie del mondo e nelle scuole cosiddette “a rischio”. È responsabile di “Filosofia fuori le mura”, scuola d’arte e filosofia. Ha insegnato alla Ludwigsuniversität di Friburgo. Ha curato edizioni e traduzioni di testi di Husserl e Nietzsche. Tra le sue ultime opere: La porta di Parmenide (2018), Bambini in filosofia e Imparare ad amare (2015).