Luciano Odorisio nasce a Chieti, da un padre musicista, violino, e con uno zio proprietario degli unici due cinema della città. Giovanissimo, parte per Roma, dove si forma professionalmente. Ghost writer per diversi sceneggiatori e aiuto-regista di Paolo e Vittorio Taviani, Folco Lulli, Maurizio Ponzi, Marco Ferreri, Francesco Maselli, Silverio Blasi, ecc.
Negli anni sessanta interpreta vari film tra cui si ricordano un ruolo in un western di Enzo G. Castellari Vado… l’ammazzo e torno e un altro western, Uccideva a freddo, di Guido Celano, regista-attore, originario abruzzese anche lui, con il quale instaura un bel sodalizio professionale e umano tanto da volerlo poi come attore nei suoi primi film: Educatore autorizzato, Sciopèn e Via Paradiso.
Dopo il film d’esordio Educatore autorizzato (1980), che vince il Premio Rizzoli come “Migliore Opera Prima 1980” e un riconoscimento al Festival du Cinema Italien a Nizza, dirige Sciopèn (1982), con Michele Placido, Adalberto M. Merli, Giuliana De Sio, Anna Bonaiuto, Tino Schirinzi, film che ottiene grande successo all’estero e Leone d’oro a Venezia come “Migliore opera prima o seconda”, oltre ad altri riconoscimenti internazionali, fra cui il Primo Premio al Festival internazionale del cinema di San Sebastián, Globo d’oro Stampa Estera, etc., e una Maschera d’Argento al povero Tino Schirinzi come miglior attore non protagonista. Sciopèn segna l’esordio sul grande schermo di Giuliana De Sio e Anna Bonaiuto.
Seguono poi Magic Moments con Stefania Sandrelli, che vede il debutto di Sergio Castellitto, Rodolfo Laganà, Paola Tiziana Cruciani, e La monaca di Monza, che ricostruisce la vera storia di suor Virginia de Leyva e che segna il debutto di Alessandro Gassmann.
Ritrae di nuovo l’ambiente di provincia nel film Via Paradiso (1988), con Michele Placido e Ángela Molina.
Su invito di Age (Agenore Incrocci), col quale scrive Tais, la puttana santa, insegna sceneggiatura in una scuola di cinema dove insegnano lo stesso Age e Vincenzo Cerami.
Odorisio sperimenta generi diversi, scrivendo le sceneggiature di quasi tutte le sue opere, fra gli altri ricordiamo una black comedy, Ne parliamo lunedì con Elena Sofia Ricci, che con questo film vince il David di Donatello, il Ciak d’oro, la Maschera d’Argento, come Migliore attrice protagonista.
Nello stesso anno, 1990, realizza una mini-serie per Rai 1, Una famiglia in giallo, due puntate con Ugo Tognazzi e Andréa Ferréol.
Una breve incursione anche nel teatro, 1992. Scrive e dirige Monolocale con Gigi & Andrea e Gea Lionello, per la produzione di Maurizio Costanzo, con notevole successo di pubblico e di critica.
Nel 1993 dirige Federica Moro, Alessandra Acciai e Paolo Bonacelli per una mini-serie d’azione, Corpi Speciali.
Nel 1997 realizza una trasposizione televisiva di Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller con Michele Placido, Guia Jelo, Karin Proia.
Poi si dedica anche al thriller con la ricostruzione di un sanguinoso quanto efferato fatto di cronaca accaduto a Caserta negli anni ’70, è il film Senza movente (1999), che vede il debutto di Anita Caprioli, con Ennio Fantastichini.
Nel 2004 dirige Guardiani delle nuvole, tratto dal romanzo di Angelo Cannavacciuolo, con Alessandro Gassmann, Franco Nero, Anna Galiena, Claudia Gerini, Leo Gullotta, Sergio Assisi, Carlo Buccirosso, film che vince il Cairo International Film Festival.
Successivamente si dedica alla regia televisiva con la miniserie Mio figlio (2005), con Lando Buzzanca, di cui è soggettista sceneggiatore e regista, che ottiene un largo consenso di critica e pubblico; nel 2008 con Non Dimentico, con Manuela Arcuri, Brando Giorgi, e Giancarlo Giannini; e una puntata de Il sangue e la rosa (2008), sempre per Mediaset.
Segue Io e mio figlio – Nuove storie per il commissario Vivaldi, una serie di sei puntate, 2009, sempre con Lando Buzzanca, Giovanni Scifoni, Caterina Vertova, Luigi Maria Burruano, Sergio Sivori, Renato Marotta.
Nel 2011 scrive soggetto e sceneggiatura di Casa&Bottega, una fiction tv per Rai 1 in due puntate, con Renato Pozzetto.
Nel 2011 dirige la serie di quattro puntate Pupetta – Il coraggio e la passione, con Manuela Arcuri, Eva Grimaldi, Stefano Dionisi, Luigi De Filippo, Tony Musante, Ben Gazzara, che vede il felice esordio di due giovani e bravi attori, Massimiliano Morra e Christopher Leoni.
Il 2 febbraio 2016 gli viene conferita dall’Università di Chieti l’Ordine della Minerva per aver saputo raccontare la provincia italiana nelle sue contraddizioni e velleità, tenendo a mente la grande lezione di Pietro Germi e tratteggiando una galleria di personaggi che ricordano i beffardi ritratti di Gogol e Cechov.
Fonte: wikipedia