La vita, quanti intrecci …

Da una povera sedia d’osteria, De Biasio ne ha fatto l’anima della sua espressione artistica.

Conoscere l’artista

E’ Palmanova che vede nel 1957 nascere Gastone De Biasio, ma è Chiopris che lo vede crescere ed ora invecchiare.

Da bambino si cimenta, guidato dalla mamma, nella tessitura e impagliatura di umili sedie. Gli intrecci lo affascinano, lo stregano, la paglia o la corda con la sua flessibilità scorre veloce. Prima l’ordito, poi scorre sempre più veloce la trama ed infine le tenere mani rosse e segnate.

Ma quel segno che con il tempo se ne va, non cancella in lui il ricordo di quel disegno tracciato con la materia.

Da ragazzo si specializza nella lavorazione del ferro ed è dal lavoro delle sue mani che escono le “cose”. Mani che iniziano a sentire il bisogno di esprimere se stesso, non a parole, che tralaltro non sono mai state il suo forte, ma con delle “cose” che chiamiamo opere, opere d’arte appunto.

Dapprima cerca di esprimsi mediante la pittura. Ci prova, ci riprova, ma il risultato non rende giustiza al proprio sentire, ne esce qualcosa in cui non si ritrova.

Passano gli anni e si sà , la valigia del passato diventando sempre più pesante inevitabilmente ci attrae a guardarci dentro. E così, anche De Biasio la apre per capire cosa c’è dentro che la rende così pesante. E’ dalle cianfrusaglie della vita che riemerge prepotente un vecchio ricordo, è un intreccio di corde e paglia di molti anni prima, di quand’era bambino.

Dal fascino di questo intreccio De Biasio decide di sfidare il resto della sua vita. Esprimere se stesso in una nuova forma d’arte utopica. INTRECCIARE LA LUCE. Con una forma d’arte non più bidimensionale, non pittorica, non scultorea, non virtuale ma reale.

Con le sue opere Gastone cerca di realizzare il sogno impossibile di piegare, curvare e intrecciare la luce, come solo le leggi dell’universo sanno fare.

Nel cercare di avvicinarsi quanto più possibile a tale ideale, Gastone è costretto ad operare una costante ricerca su materiali e lavorazioni. Proprio questo suo ideale utopico lo rende un artista innovativo.

Sperimenta l’estrusione dalla bidimensionalità di figure umane contemporanee, precedentemente sezionate e reintrecciate, che si protendono verso l’osservatore come voler uscire e liberarsi dalla costrizione dell’intreccio.

Oggi Gastone è un artista maturo, che ha scelto l’arte come sua unica fonte di sostentamento e questo sito ha l’intento di far conoscere l’uomo, di valorizzare le sue opere e rendere merito alla sua scelta di vita.

Dino.

LIVE  ART – ottore 2022

Casa Guernica 2022 – la guerra secondo De Biasio.

L’artista con questa installazione vuole rappresentare il calvario dell’umanità in guerra. Forme, colori e disposizione delle lamiere sfondate ci invitano a meditare sulla sofferenza, morte e distruzioni derivanti dalla guerra. L’opera è una raffigurazione che abbraccia vari concetti:

IL CALVARIO – viene rappresentato dalle tre lamiere sfondate le cui ferite vanno a formare su ognuna una croce. Due lamiere laterali (in oro e argento) per i due ladroni, la centrale (rossa) per il Cristo.

LE VITTIME – le atrocità fisiche vengono raffigurate dalla lamiera nera per i morti (in posizione distesa), i feriti simboleggiati dalla lamiera gialla (colore di Amnesty international) ferita e sanguinante, feriti ma vivi ed in questo caso la lamiera è in piedi.

IL PROFITTO – ai lati, il colore oro e argento sui due ladroni, esprime il cinismo di coloro i quali vedono nella guerra un’opportunità di profitto e ricchezza.

Dino.

Gallerie tematiche

Qui trovi l’evoluzione artistica e sperimentale di Gastone, divisa nei diversi filoni espressivi. Ultimo arrivato quello che raggruppa opere ispirate alla guerra, costituite da lamiere contorte e sfondate.

Lamiere di guerra

Scacchiere di luce

Nuovi Dei

Mosaico d’intrecci

Spry

 

Prove di ambientazione

 

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– L’artista: GASTONE DE BIASIO – contatti: compila il form a fondo pagina oppure invia mail a debiasio.gastone@gmail.com

– Recensioni e art group manager: Dino Liberale

– Fotografia e grafica: Giorgio Dilena