By A N I C E C .

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 Realizzato per le Sette Stelle, primi monaci di Certosa.

Apostoli di Cristo

 
 San Bruno e i  6 monaci:  Landuino, Ugo, Stefano di Bourg, Stefano di Die, Andrea,  e Guerrino

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“Stat Crux dum volvitur orbis”
(“la Croce resta fissa mentre il mondo ruota”).

 

 

L’uomo che prega è colui che si pone dinanzi a Dio!

 

E’  molto difficile presentare la vita dei Certosini, ma si attinge notizia dalle fonti di letteratura della tradizione e vita dei monaci.
(Lettere di san Bruno, il libro delle Consuetudini dei Certosini, gli Statuti dell’Ordine)
Testimonianze di monaci certosini.

 

 La legge profonda che caratterizza il mistero della vita divina: « Dio è Amore.
Egli ama e vuole essere amato.
Dio è Amore e si può entrare in comunione solo se si ama, e nella misura con cui si ama.

 

La statua del santo protettore di Serra San Bruno, Città di Calabria.

-certosa-atmosfera del silenzio.

Abituati ai rumori, tanto da non distinguerli: clacson, motori, lavori in corso, sirene e movide notturne. C’è invece un’altra dimensione, quasi dimenticata, specialmente da chi vive in città, che è quella del silenzio, dell’ascolto della natura: canti di uccelli, frusciare del vento, scorrere dei fiumi. Il silenzio esiste, anche in Italia, ma occorre cercarlo, noi lo abbiamo trovato lungo tutta la penisola e vi consigliamo qualche meta, ma ce ne sono molte altre, ma oltre questo ci sentiamo vicini ed insieme ad alcuni monaci della Divina Grazia e ci rendiamo conto che la nostra vita va verso una terza preghiera che, ai piedi del Crocifisso, è quella della contemplazione.

-silenzio dei monaci

Uomini  dai mille nomi e dai mille volti dove ogni cosa è al suo posto. Silenzio prezioso per l’anima, e che sta dalla parte della trascendenza. Dai vari apoftegmi emerge che il silenzio dei Padri del deserto è il silenzio dell’umiltà, del tacere di se stessi, è il silenzio che toglie le parole all’egoismo, alla superbia, all’amor proprio, è il silenzio di chi si fa pellegrino e straniero, ma è anche il silenzio dell’amore, il silenzio di chi non giudica il prossimo, di chi non parla o sparla degli altri, infine è il silenzio della fede, di chi si fida del Totalmente Altro, di chi si è messo completamente nelle sue mani.

-silenzio ESICASTA CHE ascolta e  parla.

Un sistema spirituale di orientamento essenzialmente contemplativo che ricerca la perfezione (deificazione) dell’uomo nella unione con Dio tramite la preghiera incessante, è un silenzio su Dio ma anche un silenzio sull’uomo, perché così come l’intelletto non può che limitare Dio nel tentativo di conoscerlo con i suoi mezzi, così finisce per limitare l’uomo quando tenta di scandagliare la profondità della sua natura, che è, appunto, ad immagine di Dio. Tuttavia ciò che caratterizza tale movimento è sicuramente la quiete, per raggiungere la pace con Dio.
Il silenzio e la rinuncia a un tipo di conoscenza sono qualità coltivabili nella visione dei Padri del deserto, e diventano terreno fertile per le rivelazioni di Dio.

 

Dalla lettera di Bruno, all’amico Rodolfo:

« Che cosa è tanto giusto e tanto utile e che cosa così insito e conveniente alla natura umana quanto l’amare il bene? E che cos’altro è tanto bene quanto Dio? Anzi, che cos’altro è bene se non solo Dio?».

 

 

Bruno di Colonia un santo  eremita.

 

Per i Certosini, la solitudine e il silenzio costituiscono un ideale di vita. Rifacendosi all’antica tradizione dei Padri del deserto, questi monaci conducono una vita di totale silenzio, di completa solitudine, di preghiera e contemplazione, di ascesi e perseveranza.

Sulla scia di un film di successo, Il grande silenzio (2006), del regista tedesco Philip Gröning, questo libro presenta la via spirituale dei Certosini, sia attingendo alle fonti (le lettere di san Bruno, il libro delle Consuetudini dei Certosini, gli Statuti attuali dell’Ordine) sia riportando testimonianze di monaci certosini del XXI secolo. Oltre a essere riuscito a oltrepassare le mura delle Certose, l’Autore è riuscito soprattutto a penetrare nel cuore dei monaci, scoprendo che è proprio nel grande silenzio che si ascolta Dio.

Quando IL mondo non sia nostro.

La scelta delle preghiere che tendono verso l’altissimo Onnipotente.
Convinti come siamo che la trascendenza non ci riguardi, continuiamo a distinguerla dall’immanenza.

 

L’amore umano per l’Amore divino.

Padre Pollien fu ispirato da Dio alla vita spirituale e religiosa fin dalla più giovane età. Abbracciò la vita semieremitica nella Grande Certosa, dove entrò nel 1885; nel 1911 divenne Priore della Certosa di Pleterje (nell’attuale Slovenia) e morì nella Certosa di Serra san Bruno, in Calabria.

Il pio Certosino visse una vita nascosta in Dio, praticando la più severa ascesi, l’intima contemplazione di Dio e la preghiera senza intermissione. Il monaco certosino François Pollien, fu IMPEGNATO a fondo nell’intimità contemplativa con DIO.

Egli si rivolge ai presunti cristiani raccomandando loro di passare dal cristianesimo superficiale, o “fariseismo delle apparenze”, al cristianesimo interiore, ossia la vera fede fondata sull’ascesi e la preghiera, secondo l’esortazione dell’Apostolo: “Spogliatevi dell’uomo vecchio e rivestitevi di Nostro Signore Gesù Cristo” (Ef 4,22; Rm 13,14).

Il tema dell’unione con Dio, della purificazione del cuore, della preghiera e del cammino ascetico, tanto caro alla tradizione spirituale dei padri del deserto, è ripreso nelle sue opere con un linguaggio pacato e attento.

Padre Pollien scrivEva che per essere veramente cristiani significa  “vestirsi di Cristo”, ossia essere fatti ad immagine di Gesù Cristo, essere a Lui incorporati e per mezzo di Lui e del suo esempio crescere nella pienezza della vita divina.

 

Attingendo alla sorgente dei santi apostoli Pietro e Paolo, egli dice che il credente deve affidarsi umilmente e completamente alla volontà di Dio, qualsiasi essa sia: “Anziché appoggiarti alla tua prudenza, metti tutta la tua fiducia nel Signore, pensa a Lui in tutte le tue vie ed Egli dirigerà i tuoi passi (Pro 3,5). Ecco la sola preoccupazione che debbo avere, se questa si può chiamare così, poiché san Paolo mi raccomanda di non averne alcuna (Fil 4,6). E san Pietro vuole che ogni preoccupazione si abbandoni in Dio”.

 

 

 

l’autore di questo sito è riuscito in qualche modo  a penetrare nel cuore di alcuni monaci certosini, scoprendo che è proprio nel grande silenzio che si ascolta Dio. La parola < Grazia > è la più bella di quaggiù e il suo significato è magnifico. Essa significa la vita stessa di Dio diffusa nelle nostre anime .

Che cos’è questa vita ?
Noi , quaggiù non lo sapremo mai completamente .

 

La parola di San Paolo è verissima :
< L’occhio dell’uomo non ha visto , il suo orecchio non ha udito e il suo cuore non potrà mai presentire ciò che Dio riserva ai suoi eletti > (1 Cor. 2, 9. – Is. 44,4.) . 

 ANICEC

 Alta scuola di formazione permanente e ricorrente

(ai sensi dell’articolo 3 del decreto MURST 509/1999 e del decreto MIUR 270/2004, e attivati secondo le modalità di cui all’articolo 1, comma 15, della legge n.4 del 14 gennaio 1999).

PUL Città del Vaticano.

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Nella foto sotto: i resti della vecchia facciata  della Certosa di Serra San Bruno.

Nota come Certosa dei Santi Stefano e Bruno, è situata in una cittadella dello Spirito, della provincia di Vibo Valentia. Calabria

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sopra:  GERARDO   MADONNA, storico, dentro le mura della vecchia Certosa di Serra San Bruno .
contatti  email: gerardomadonna@libero.it

 

By A N I C E C .ultima modifica: 2019-01-15T18:11:20+01:00da gerardomadonna