SEGNI DIACRITICI

Le indicazioni che seguono sono delle convenzioni adottate per facilitare la comprensione del testo. Non si è fatto ricorso a segni speciali per rappresentare la realtà fonetica e fonologica del dialetto, per la quale si rinvia alle note introduttive dei volumi di Antonello Lamanna (1998) Cosi parla Mesoraca, dialetto e lingua di un paese della Calabria, Perugia, Era Nuova e di John B. Trumper (2016) Geostoria linguistica della Calabria, Aracne, internationalphoneticassociation.org e Wikipedia. I seguenti segni diacritici sono stati ricavati usando le lettere dell’alfabeto italiano.

  1. OCCLUSIVA PALATALE SORDA. Simbolo AFI c – Segno diacritico: chj e cchj come nelle parole chjudìre, chjamàre, cucchjàru, acchjìettu
  2. FRICATIVA PALATALE SORDA. Simbolo AFI ç – Segno diacritico: cchj come nelle parole acchjàre, ucchjàre, peddòcchja
  3. OCCLUSIVA RETROFLESSA SONORA. Simbolo AFI ɖ – Segno diacritico: dd come nelle parole addumare, cavàddu, addijìre
  4. OCCLUSIVA RETROFLESSA SONORA. Simbolo AFI ɖ+R – Segno diacritico: dr come nelle parole drogatu, ndràngheta
  5. OCCLUSIVA PALATALE SONORA. Simbolo AFI ɟ – Segno diacritico: ghj e gghj come nelle parole ghjazza, ghjegghjaru, canigghjùla, figghja
  6. NASALE VELARE. Simbolo AFI ŋ – Segno diacritico: ng come nelle parole sangu, nguliàre, ganga, ngannare
  7. FRICATIVA POSTALVEOLARE SORDA. Simbolo AFI ʃ – Segno diacritico: s come nelle parole scola, mascu, vùescu
  8. FRICATIVA RETROFLESSA SORDA. Simbolo AFI ʂ – Segno diacritico: str come nelle parole straviàre, stròlacu, làstricu
  9. OCCLUSIVA RETROFLESSA SORDA. Simbolo AFI ʈ – Segno diacritico: tr e ttr come nelle parole trotta, triculiare, attraménte, lèttricu
  10. FRICATIVA ALVEOLARE SONORA. Simbolo AFI d͡z – Segno diacritico: ż e żż come nelle parole zuchi zuchi, arruzzàre, azzìu

Durante la consultazione, spesso s’incontreranno parole scritte in corsivo, questo significa che quel termine o è una parola dialettale e quindi rimanda alla sua stessa consultazione, oppure è il significato di un etimo, in questo ultimo caso il contesto ne definisce l’uso senza possibilità di confusione.

Le ricette elencate, come dicevo nel 2010, sono quelle più semplici o tradizionali, non sono state riportate le numerosissime varianti, visto che ogni famiglia ha un ingrediente segreto.

Poche nozioni sono state in parte attinte da Wikipedia (abbreviato con Wiki), ad esempio le voci brigante o cazzu, e successivamente verificate con altre fonti.

SEGNI DIACRITICIultima modifica: 2022-03-13T10:28:55+01:00da mars.net