(edizione provvisoria, non definitiva, in quanto l’aggiornamento ogni volta che mi viene in mente qualcosa)
Sono nato nel 1960 a Sant’Antonio Abate (Na). Mi sono trasferito a Roma, avevo compiuto da poco 18 anni, mi sentivo chiamato alla vita religiosa. Qui ho avuto una prima esperienza religiosa che poi si è conclusa negativamente. Ho pensato, forse non era la famiglia religiosa più adatta a me e quindi sono entrato in un altro istituto. Comunque anche questa esperienza si è conclusa.
Si è conclusa perché non rispecchiava gli ideali e i valori in cui credevo e le motivazioni interiori di cui mi ero mosso. Ero portato a stare accanto a persone, anziane, sole, malate; invece mi sono accorto che l’istituto viveva solo i principi ma non la realtà. Mi sono accorto che avrei avuto a che fare con sindacati, scartoffie, fatture, fornitori, collaboratori professionali. Il mio operare e quello dei confratelli era prettamente amministrativo e di potere, certo il fine ultimo era il prossimo, ma il prossimo non lo vedevamo direttamente, ma solo gestire le conflittualità sindacali. I collaboratori ci vedevano come padroni e i malati come privilegiati. Infine, sognavo una comunità di fratelli per i fratelli… ho scoperto solo un nido di serpenti in carriera e assetati di potere. Il confratelli più furbi e spietati mirava a ricoprire posti di potere, mentre quelli più umili, erano demotivati e calpestati e senza nessuna personalità per portare avanti la loro vocazione. Molti dicevano siamo qui, dove possiamo andare, non sappiamo andare, se non qui.
Successivamente, dalle cure delle anime sono passato a curare i corpi medicalmente (sono anche un infermiere professionale) e per qualche anno ho esercitato la professione infermieristica.
Dopo qualche anno di esperienza, erano venute meno anche le motivazioni di questa scelta… la morte di un amico carissimo…
Si è conclusa perché non rispecchiava gli ideali e i valori in cui credevo e le motivazioni interiori di cui mi ero mosso. Ero portato a stare accanto a persone, anziane, sole, malate; invece mi sono accorto che l’istituto viveva solo i principi ma non la realtà. Mi sono accorto che avrei avuto a che fare con sindacati, scartoffie, fatture, fornitori, collaboratori professionali. Il mio operare e quello dei confratelli era prettamente amministrativo e di potere, certo il fine ultimo era il prossimo, ma il prossimo non lo vedevamo direttamente, ma solo gestire le conflittualità sindacali. I collaboratori ci vedevano come padroni e i malati come privilegiati. Infine, sognavo una comunità di fratelli per i fratelli… ho scoperto solo un nido di serpenti in carriera e assetati di potere. Il confratelli più furbi e spietati mirava a ricoprire posti di potere, mentre quelli più umili, erano demotivati e calpestati e senza nessuna personalità per portare avanti la loro vocazione. Molti dicevano siamo qui, dove possiamo andare, non sappiamo andare, se non qui.
Successivamente, dalle cure delle anime sono passato a curare i corpi medicalmente (sono anche un infermiere professionale) e per qualche anno ho esercitato la professione infermieristica.
Dopo qualche anno di esperienza, erano venute meno anche le motivazioni di questa scelta… la morte di un amico carissimo…
Sono passato ad un mio vecchio sogno e hobby, la grafica e l’editoria.
Ho trovato sbocco in questo settore dopo un lungo viaggio nelle maggiori capitali e città europee, Parigi, Berlino, Londra, Barcellona, Amsterdam, Amburgo, Bruxelles, Madrid, Copenaghen.
Era prima dell’Unione monetaria e quindi dell euro, non parlavo inglese ma solo un po di spagnolo…
Alla fine di questo viaggio ero felicissimo e spaventatissimo, con qualche idea chiara in testa e con i fili del cervello sconnessi, tra aereoporti, fusi orari, lingue, facce, cambio moneta e soprattutto un borsellino pieno di monete dei rispettivi paesi.
In ogni paese che avevo visitato, trovavo guide e mappe vietate ai minori con tutti i dettagli dei locali, attività in base alla identità e scelte sessuali.
In Italia non c’era niente di tutto questo. Tranne la guida gay di una casa editrice di Milano.
Per etero, bisessuali, tran/trav non c’era niente.
Ho cominciato a pubblicare la mappa gay di Roma e Lazio, poi la mappa etero di Roma e Lazio.
Dopo questa prima esperienza come editore, pubblico nel maggio 1997 la prima Guida del Sesso in Italia: si chiamava: “Sesso&Amore Guida Italia 1997-98.
Nel maggio 1998 esce la 2.a edizione 1998-99.
Da settembre 1998 a marzo 1999: nuovi viaggi in Europa e fuori Europa, nuove scoperte, visito quasi tutte le fiere del settore erotico. Mi rendo conto che non esiste una Guida del Sesso Europea.
Mi metto subito a lavoro. Internet, in Italia, era un lusso per pochi, Germania e nei paesi che avevo visitato, era già un treno ad alta velocità. Mi metto subito a lavoro insieme ad una nuova collaboratrice multilingue (proveniente da un altro settore lavorativo e che qui voglio esprimergli tutta la mia stima e gratitudine), senza di lei non avrei potuto iniziare il nuovo progetto.
Nel maggio 1999 pubblicai la Sex Guide International 1999-2000.
Ricordo quando partecipato alla fiera Venus di Berlino, se non ricordo male era la 2.a edizione è gli operatori del settore d’Europa, c era solo un espositore italiano e soprattutto tedeschi, ci guardavano con “sospetto”. Qualcuno scoprendo che eravamo di Roma ci disse: “Roma? Cosa può uscire da Roma, avete il Papa in casa…”. In effetti non ho mai avuto problemi sotto questo aspetto, anche se nei miei colloqui ducevo: “Roma ha il locale più grande del mondo: il Vaticano”; “Roma ha il più grande locale dedicato al sesso: il Vaticano”.
Sono gli anni in cui c’è gran fermento in Europa e si comincia a sentire anche in Italia il senso di appartenenza all’UE, la nascita dell’Euro, nascono le prime compagnie aeree a basso costo, la Virgine lo slogan era “tutti hanno diritto di volare”.
Quindi la nascita della Sex Guide International è un buona idea per gli italiani che viaggiano in Europa (anche per trovare piacere) per tutti gli europei che viaggiano, anche per trovare piacere e scoprire posti e locali in cui divertirsi.
Chi non ha viaggiato in Ungheria, paese URSS ma abbastanza libero in cui si partiva con la valigia piena di collant (non per travestirsi) ma da regalare alle belle ungheresi in cambio si sesso. Per le ungheresi era ancora un indumento sognato e di lusso.
Le mete europee in questo decennio sono Amsterdam (nel quartiere a luce rosse), Hamburgo (una città provocante con tantissimi locali), Londra (con i suoi bigliettini scritti a mano degli escort nelle cabine telefoniche del quartiere Soho, oggi non sono più scritti a mano, ma cartoline patinatissime (penso con internet, superato anche queste), Barcellona, Madrid (calde e accoglienti dove le notti trasgressive non finiscono mai.
Anche per i gay sono città disponibilissime insieme a città arabe (la più famosa nel Marocco Marrachech).
Con la Sex Guide International avevamo coperto un vuoto: una raccolta serie, professionale, accurata, metodica, di luoghi e locali dove andare per trovare sesso.
Con la Sex Guide International è stata la prima pubblicazione europea che ha convogliato in un unico testo, tutte le informazioni del settore (Etero, bisex, gay, lesbian, trans/trav), per una scelta culturale molto precisa.
Da un lato perché una buona percentuale di persone preferisce non catalogarsi in modo definitivo in un unico indirizzo sessuale (è l’epoca che comincia a nascere il transgender) e dall’altro per offrire la possibilità ad ognuno di vivere le proprie preferenze sessuali nel rispetto proprio e altrui.
Prima della politica europea, del commercio dell’Euro, del’abbattimento dei confini, sono convinto c’è stata L’Europa dell’incontro delle persone. Incontro oltre che professionale, commerciale, culturale ma soprattutto dell’incontro sessuale.
Sono gli anni in cui c’è gran fermento in Europa e si comincia a sentire anche in Italia il senso di appartenenza all’UE, la nascita dell’Euro, nascono le prime compagnie aeree a basso costo, la Virgine lo slogan era “tutti hanno diritto di volare”.
Quindi la nascita della Sex Guide International è un buona idea per gli italiani che viaggiano in Europa (anche per trovare piacere) per tutti gli europei che viaggiano, anche per trovare piacere e scoprire posti e locali in cui divertirsi.
Chi non ha viaggiato in Ungheria, paese URSS ma abbastanza libero in cui si partiva con la valigia piena di collant (non per travestirsi) ma da regalare alle belle ungheresi in cambio si sesso. Per le ungheresi era ancora un indumento sognato e di lusso.
Le mete europee in questo decennio sono Amsterdam (nel quartiere a luce rosse), Hamburgo (una città provocante con tantissimi locali), Londra (con i suoi bigliettini scritti a mano degli escort nelle cabine telefoniche del quartiere Soho, oggi non sono più scritti a mano, ma cartoline patinatissime (penso con internet, superato anche queste), Barcellona, Madrid (calde e accoglienti dove le notti trasgressive non finiscono mai.
Anche per i gay sono città disponibilissime insieme a città arabe (la più famosa nel Marocco Marrachech).
Con la Sex Guide International avevamo coperto un vuoto: una raccolta serie, professionale, accurata, metodica, di luoghi e locali dove andare per trovare sesso.
Con la Sex Guide International è stata la prima pubblicazione europea che ha convogliato in un unico testo, tutte le informazioni del settore (Etero, bisex, gay, lesbian, trans/trav), per una scelta culturale molto precisa.
Da un lato perché una buona percentuale di persone preferisce non catalogarsi in modo definitivo in un unico indirizzo sessuale (è l’epoca che comincia a nascere il transgender) e dall’altro per offrire la possibilità ad ognuno di vivere le proprie preferenze sessuali nel rispetto proprio e altrui.
Prima della politica europea, del commercio dell’Euro, del’abbattimento dei confini, sono convinto c’è stata L’Europa dell’incontro delle persone. Incontro oltre che professionale, commerciale, culturale ma soprattutto dell’incontro sessuale.
Il sesso è sempre stato un motivo di viaggio, perché si vuole scoprire qualcosa di diverso, nella propria città si è conosciuti…
La Sex Guide International ha risposto proprio a questa esigenza, diventando compagna di viaggio, di divertimento, d’incontro del piacere, facilitando i lettori a scoprire e frequentare locali e luoghi d’incontro all’aperto…
Ha favorito lo scambio anche agli operatori del settore: facilitando contatti e una più ampia divulgazione di idee, lavoro e prodotti.
Ricordo alla prima fiera erotica di Berlino nel 1977, Venus (ancora oggi rappresenta la fiera più importante del settore, soprattutto commercile), forse ero uno dei primi visitatori italiani.
Nel 1999 ero presente con uno stand della Sex Guide International e di italiani se ne vedevano pochissimi.
Alle ultime edizioni, quasi tutti gli operatori del settore (grandi e piccoli) hanno partecipato o con stand o come visitatori.
La fiera erotica dei Berlino e diventata un luogo di incontro e di affari per gli italiani che operano nel settore de V. M.
In questa fiera che si tiene a Berlino, ho conosciuto personalmente operatori con cui collaboravo da anni e che mai c’eravamo mai incontrati o che ci si dava appuntamento in fiera a Berlino, per conoscersi, parlare di affari e bersi anche una buona birra insieme.
Nel 2000 ho fondato il primo mensile di annunci gratuiti a Roma e nel Lazio, formato tascabile e discreto, Trova Sex, per tutti i gusti (etero, bisex, gay, lesbian, trans, trav). E’ stato pubblicato per più di 10 anni e (ha raggiunto 130 numeri)…
Siamo nel 2010, negli Usa era iniziata la crisi, ma in Italia, i politici la nascondevano: “I ristoranti sono tutti pieni, non c’è posto negli aerei…”, arriva in modo palese anche Italia.
L’inizio della fine. nel 2006 Ictus cerebrale, 2014 infarto cardiaco.
I miei più grandi errori nella vita: non aver imparato almeno l’inglese; non ho saputo rinnovarmi da editore cartaceo (sono nato come editore quando le tipografie erano ancora degli enormi capannoni con scaffali enormi e cassetti che contenevano “lettere di piombo” e si componeva il testo lettera per lettera) ad editore web e imparare l’informatica.
Negli uffici avevo decine di pc, mac e diversi collaboratori, Oggi tutti quei pc e collaboratori stanno tutti in uno smartphone.
E’ arrivata la nano-tecnologia… ed è tutto ancora da vedere.
Spero di vedere, ancora più cose possibili.
Mimmo D’Antuonoultima modifica: 2018-07-03T23:12:08+02:00da