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Costantino e la nascita di un impero romano cristiano

impero di Costantino

La riorganizzazione dell’impero prevedeva una gestione del potere da parte di 4 imperatori. Ma questo meccanismo si inceppò dopo l’abdicazione di Diocleziano e Massimiano, avvenuta nel 305 d.C. divennero i due Augusti i due cesari, Costanzo cloro in Occidente e Galerio in Oriente. Costanzo Cloro morì mentre era impegnato in una campagna militare in Britannia e le sue legioni passarono al figli Costantino. Contemporaneamente i pretoriani volevano come imperatore Massenzio, figlio di Massimiano. Esso venne sconfitto da Costantino nella battaglia di Ponte Milvio. Dopo una serie di scontri prevalsero due uomini: Costantino e Licino.

Costantino si insediò ufficialmente come imperatore d’occidente ovvero “l’augusto”; Licino, divenne imperatore della parte orientale. Ma dal 324, Costantino riunì tutto il potere nelle proprie mani. Egli era convinto della necessità di uno stato “forte” e si adoperò per riorganizzare la società. Quindi possiamo dire che anche Costantino, come Diocleziano, voleva la creazione di una nuova classe dirigente.

 

Costantino, decise di puntare sui Cristiani che erano ben organizzati e potenti economicamente. I cristiani occupavano posti di rilievo nella burocrazia. Costantino giunse, quindi, a concedere la libertà di culto con l’editto di Milano del 313 e infine si convertì egli stesso. La premessa dell’editto di Milano va ricercata in un precedente documento, con la quale, l’Imperatore Galerio, decise di concedere la libertà di culto ai cristiani, per esortarli a pregare per la salute dell’imperatore. L’editto di Milano non riguardava, i soli cristiani, ma i credenti in tutte le religioni. È interessante notare che i due imperatori avevano posizioni religiose diverse. Licino non era cristiano. Meno chiara, era la posizione di Costantino, almeno in questa prima fase del suo regno, perché probabilmente lui continuava a identificare il dio dei cristiano con il Sole Invitto. Comunque sia, l’

Editto di Milano costituisce una tappa fondamentale nell’affermazione del Cristianesimo.

Costantino si pose ufficialmente come tutore della religione cristiana, egli agì da erede della tradizione romana, nella quale il pontifex maximus, era funzionario dello stato. Due episodi, in particolare, dimostrano come i rapporti tra le 2 istituzioni cambiarono. Nel 325 l’imperatore Costantino, inaugurò il concilio di Nicea, e poi, intervenendo nella discussione, fece pesare la sua opinione: la dottrina ariana, venne in quella sede ritenuta un’eresia, mentre i vescovi furono costretti all’esilio. Il secondo episodio risale al 390, quando Teodosio, un successore di Costantino, fu costretto a umiliarsi davanti al vescovo di Milano, Ambrogio, che gli vietò di entrare in chiesa, e gli impose una pubblica penitenza.

Un altro atto di Costantino fu la fondazione di una nuova capitale, costruita nel luogo della antica Bisanzio, chiamata la “Nuova Roma”; nota come “Costantinopoli”, che venne considerata come capitale imperiale, cristiana e proiettata verso Oriente. La nuova capitale era destinata a una lunga vita, infatti essa sarebbe caduta solo nel 1453. Costantino si occupò anche di riordinare l’esercito. Il nucleo dell’esercito divenne la guardia del corpo dell’imperatore. Date le difficoltà di reclutamento dei soldati, l’esercito era formato da truppe barbariche. Quindi possiamo dire che l’organismo più importante dello Stato si barbarizzò. Alla morte di Costantino, la situazione sembrava tranquilla.

Per scaricare il file clicca QUI.

Ti consiglio di guardare questo video riassuntivo: clicca qui

Spero che questo riassunto sia stato di tuo gradimento. Per qualsiasi domanda o modifica non esitare a chiedere ti risponderò subito.

Buono studio da Mappe e Relazioni.

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Gli archi di trionfo


Postato Da on 3 Nov, 2019

Gli Archi Trionfali Della Roma Imperiale

In occasione dei trionfi per le vittorie, gli imperatori erano soliti costruire dei monumenti che ricordassero le loro imprese: gli archi di trionfo.

Si trattava comunque di riprendere una tradizione già in uso nel periodo repubblicano del II sec. a.C., di cui però oggi non ci sono tracce.

A Roma sono oggi visibili i tre archi trionfali fatti edificare da Tito, Settimo Severo e Costantino (Noi parleremo principalmente dell’arco di Tito). Delle fonti sembra chiaro che i passato dovevano essere molto più numerosi.

Arco di Tito.

L’arco di Tito è un arco di trionfo ad un solo fornice (ossia con una sola arcata).

È posto sulle pendici settentrionali del palatino, nella parte orientale del foro di Roma. Si tratta del monumento simbolo del l’epoca Flavia.

L’arco è stato eretto a memoria della guerra giudaica combattuta da Tito in Galilea.

 

Nel Medioevo l’arco venne incorporato nella fortezza dei Frangipane; Successivamente l’arco fu inglobato nelle strutture del convento di Santa Francesca Romana e solo nel 1812-24 ebbe inizio l’intervento di liberazione vero e proprio. I restauri del 1823 sul lato ovest dell’attico, portarono alla liberazione dell’arco dalla struttura medievale. Ulteriori lavori realizzati nel 1901-02 ne misero in luce le fondazioni.

Sulle colonne ci sono delle formelle che rappresentano l’imperatore Tito

 

All’interno del fornice, tra i ricchi cassettoni della volta, è una formella con Tito divinizzato portato in cielo da un’aquila: allusione alla sua apoteosi (divinizzazione dopo la morte).

 

 

Nella scena si vedono gli inservienti che avanzano coi fercula, le portantine su cui sono posti gli oggetti portati via dal Tempio di Gerusalemme.

 

 

 

 

Arco di Settimo Severo.

 

L’arco di Settimio Severo è un arco trionfale a tre fornici (con un passaggio centrale affiancato da due passaggi laterali più piccoli), situato a Roma, all’angolo nord-ovest del Foro Romano e sorge su uno zoccolo in travertino, in origine accessibile solo per mezzo di scale.

Eretto tra il 202 e il 203 a.C., fu dedicato dal senato all’imperatore Settimio Severo, per celebrare la vittoria sui Parti.

 

Arco di Costantino.

 

L’arco di Costantino è un arco trionfale a tre fornici (con un passaggio centrale affiancato da due passaggi laterali più piccoli), situato a Roma, a breve distanza dal Colosseo.

L’arco fu dedicato dal senato per commemorare la vittoria di Costantino I contro Massenzio nella battaglia di Ponte Milvio.

 

 

Per scaricare il file pdf clicca il link–> Gli Archi Trionfali Della Roma Imperiale

Questo file che vi sto per allegare, creato da un mio compagno di classe, parla unicamente dell’arco di Tito

L’ARCO DI TITO

 

Spero che questo breve riassunto sia stato di vostro aiuto; per maggiori informazioni non esitare a chiedere con un commento.

Vi saluto e Buono Studio!!

 

 

FONTE:

ARCHI TRIONFALI; ARCO DI TITO_1; ARCO DI TITO_2; ARCO DI SETTIMO SEVERO; ARCO DI COSTANTINO.

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La Sezione Aurea Nell’arte


Postato Da on 19 Ott, 2019

Sezione Aurea

 

Le proprietà geometriche e matematiche e la frequente riproposizione in svariati contesti, apparentemente non collegati tra loro, a suscitato per secoli nella mente dell’uomo la conferma dell’esistenza di un rapporto tra universo e la natura: un rapporto tra la parte più grande e quella più piccola che si ripete all’infinito attraverso infinite suddivisioni.

 

La sezione aurea o rapporto aureo può essere rappresentato come un unico grande rettangolo formato da un quadrato e un altro rettangolo.

Questa sequenza può essere ripetuta all’infinito, sempre perfettamente, all’interno di ogni sezione. Questa sequenza inoltre può essere rappresentata come una spirale.

 

 

Utilizzato nell’arte, il rapporto aureo aiuta gli artisti nella loro composizione, infatti creando immagini o scene usando esso i nostri lavori saranno più gradevoli per l’occhio umano.

 

Gli antichi greci lo usarono, forse, per la costruzione del Partenone.

 

 

 

 

 

 

Inoltre molti artisti e matematici del rinascimento tra cui Leonardo da Vinci, Piero della Francesca, Bernardino, … rimasero molto affascinati e ispirati dalla sezione aurea.

A quei tempi chiamata Divina Proportione, veniva considerata quasi la chiave magica dell’armonia nelle arti e nelle scienze.

Leonardo scopri che utilizzandola si poteva creare un sentimento di ordine nelle suo opere. In particolare la incorporò in tre dei suoi capolavori: La Gioconda, L’ultima cena e L’uomo di Vitruvio.

 

Strà-utilizzato nel graphic design, dona sempre armonia e completezza al lavoro.

 

 

Anche i fotografi lo utilizzano spesso per ritagliare l’immagine con proporzioni armoniche tra sfondo e soggetto.

 

Spero che questo articolo vi abbia tolto ogni dubbio sulla Sezione aurea. Per qualsiasi informazione non esitate a chiedere nei commenti ;-).

Da qui ho preso tutte le informazioni Fonte. Per scaricare la relazione clicca Sezione Aurea  se invece desideri una relazione più approfondita dai uno sguardo anche a questa Sezione aurea_approfondita; questa relazione l’ha fatta un mio compagno e mi sembra ben fatta!

 

Mappe e Relazioni vi augura Buon Lavoro!!

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