Un estratto del capitolo “Luciano”

…non si sarebbe aspettato di veder avvicinare delle persone. Erano due, infelicemente coniugati a giudicare dall’atteggiamento, lei accuratamente vestita per l’occasione, lui semplice, verrebbe da dire come sempre se ci fosse una qualsiasi frequentazione. Iniziarono a guardare con malcelato disinteresse uno e continue insistenze con il gomito l’altra, sicuramente per spingerlo a prendere un libro, se esistesse la telepatia si sarebbe colto il dialogo muto dove lo invitava insistentemente ad approfittare dell’occasione per finalmente toccarne almeno uno poi, più per mettere fine ad una personale tortura e tornare ai banchi giudicati seri, il marito prese il primo libro a portata di mano, nel titolo citava degli indovini, speriamo non pensi si tratti d’esoterismo, ne rimarrebbe deluso; lei s’informò quando dovevano restituirlo e s’allontanarono, sparendo in fretta in mezzo alla gente.

Avrebbe potuto andarsene, aveva già raggiunto l’obiettivo ma mancavano all’appello le frittelle, mollò tutto e si diresse ad assolvere l’arduo compito: conquistarne appena fritte. Si buttò in mezzo alla folla deciso ad attraversare, come la prua di un rompighiaccio nell’artico, quella multicolore massa fluttuante, un fiume in continuo movimento di donne, uomini, bambini, anziani, fresche coppiette riconoscibili nel perenne contatto dei corpi nell’abbraccio e con l’esibizionistico bisogno d’avere e dare dimostrazione a se ed a tutti dell’esistenza del loro sentimento, coppie collaudate d’ogni età che esternavano il proprio nella variabilità provata, quasi ignorandosi dov’era ormai diventato un’abitudine, composte private effusioni dove l’abitudine aveva completato l’ardore dei primi momenti, poi amici, amiche ed una coppia che, ignari d’esser vista, approfittava della confusione e di un angolo un po’ più appartato, baciandosi oltre l’appassionatamente mentre un’altra dimostrava e si dimostrava con un piccolo ma importantissimo segnale d’innocenza, camminare mano nella mano.

Si teneva al centro della fiumana dove la corrente era meno forte, evitando così gli scogli delle persone attaccate ai banchi intente a guardare, contrattare, discutere o semplicemente chiacchierare con l’occasionale incontro. Aveva poca vista sull’esposizioni ma a quel punto non gl’interessavano più portafogli e cinture o le abitudini dei suoi simili, solo le frittelle ed i banchi li avrebbe riconosciuti anche ad occhi chiusi, bastava l’odore ed il suo radar olfattivo ne identificò uno a tiro in breve tempo; s’avvicinò fendendo gli ostacoli, pronto a sferrare l’attacco ma all’ultimo qualcosa gli suggerì che non era quello il suo bersaglio, forse il venditore o forse i troppi multicolori donuts esposti, pugno negli occhi per lui che contempla solo tradizionali frittelle e ciambelle zuccherate. Riprese rapidamente il largo e la caccia, si tenne distante da un banco troppo grosso e troppo rifornito di dolci d’ogni tipo e provenienza, con il pregiudizio che troppa scelta equivale a poca qualità poi individuò la preda: media grandezza, pulitissima, con una grande fumante friggitrice in bella mostra e, evento quasi unico, il ripiano, il contenitore dello zucchero e la vetrina vuoti, questo significava frittelle cotte al momento; si diede il segnale e fiondò all’attacco con i sensi perduti nell’eccitazione della scoperta, esistevano solo lui e l’obiettivo.

Tornò vincitore con il suo grande caldo…