Vi ricordate questi modelli ? Eccezionali caratteristiche li rendono ancora competitivi ed anzi più rari e preziosi in vista della transizione a powertrain sempre più ecologici ma con prestazioni sacrificate alle emissioni zero.
HONDA VALKYRIE INTERSTATE
KAWASAKI Vulcan 2000
Nel 2004 Kawasaki aveva in gamma modelli Vulcan da circa 17 anni. La Vulcan 2000 è stata la sesta ed è stata la più grande della serie , rimanendo in listino per 6 anni fino al 2010: ha sicuramente lasciato il segno ed è stata senza dubbio la miglior cruiser giapponese mai costruita.
La serie Kawasaki Vulcan 2000 è stata il vertice della gamma ed ogni variante offriva un grande comfort supportato da prestazioni eccellenti.
Oggi, oltre a Triumph Rocket e Ducati Diavel che sono moderne powercruiser, la Vulcan 2000 è ancora una fantastica powercruiser ad una frazione del costo.
Dal numero di febbraio 2004 della rivista USA Motorcycle Cruiser:
“La nuova Vulcan è dotata del primo motore motociclistico in produzione che supera la barriera dei due litri, un bicilindrico a V ad aste e bilancieri da 2053 cc, più di 250 cc più grande del bicilindrico a V della Honda VTX1800, un’enorme dose di potenza per essere sicuri di una accelerazione che fa fumare le gomme.
Ma è anche il tipo di erogazione che delizia i motociclisti a cui piace una motocicletta che viaggia in autostrada ad un ritmo rilassato e può comunque fornire un forte affondo quando si accelera.
Sia la quarta che la quinta marcia sono overdrive, quindi il motore gira solo a circa 2250 giri / min a 60 mph (100 km/h) in quinta. Ma a quel numero di giri, sta già producendo un’enorme coppia di 120 piedi per libbra, appena fuori dal picco di 121 piedi per libbra, che raggiunge appena sopra i 85 mph.
L’ampia banda di potenza della V2K entusiasma un motociclista a cui piace cambiare marcia e passare subito con una coppia impressionante alla marcia successiva. In effetti il motore rende il meglio quando si cambia presto.
La potenza è lineare e la marcia alta la distribuisce su un’ampia gamma di mph. Anche con quella marcia più alta, tirerà bene da 35 mph (circa 1300 giri/min): su una strada tortuosa, si può semplicemente lasciarla sempre in terza o quarta marcia e ottenere una grande accelerazione in uscita di curva.
Se ci si scatena davvero, la moto dimostra che può fare nonostante gli alti rapporti ed il peso di 820 libbre: il quarto di miglio di 12,43 secondi del Vulcan 2000, a 104,2 mph, lo pone appena davanti al VTX1800 di Honda inferiore solo al mostruoso V-Max V4 di Yamaha .
Accorciando il rapporto complessivo la risposta dell’acceleratore , eccezionalmente nitida e prevedibile in tutte le circostanze, sarebbe ancora più rapida. Le valvole a farfalla secondarie aiutano il motore a digerire improvvise grandi porzioni di coppia, mantenendo una risposta fluida anche quando il pilota non lo è.
Anche se non esiste un limitatore di coppia posteriore, è riluttante a bloccare la ruota posteriore se diventi goffo con le scalate. La trasmissione a cinghia contribuisce sicuramente a rendere fluida la trasmissione.
Il disinnesto della frizione richiede una trazione più leggera rispetto ad alcuni motori più piccoli e meno potenti, e si innesta in modo molto fluido e prevedibile, tratti graditi quando ci si collega a tutta quella coppia che gira volani piuttosto pesanti. Il cambio tallone-punta offre tiri della leva leggeri e corti e cambi di marcia positivi, anche se con un forte rumore nelle due marce inferiori.
La Vulcan 2000 è una grande motocicletta, con un passo di 68,3 pollici ( (1660 mm. ) e 820 libbre di peso.
Sebbene la sella sia alta soli 26,8 pollici si sente il peso quando si solleva la moto dal cavalletto laterale (che si inclina notevolmente). Ma in moto il senso di pesantezza si riduce. ….”
TRIUMPH THUNDERBIRD 1700 LT
Ecco un altra moto praticamente sconosciuta in Europa ma che merita una citazione fra le powercruiser che meriterebbero la riscoperta di chi cerca una meccanica moderna di grossa cilindrata per il granturismo…..