“Noi ragazzi di 60 anni” di Leo Tenneriello: un inno intergenerazionale tra riflessione, speranza e sonorità indie-rock
“Noi ragazzi di 60 anni”, il nuovo brano scritto e composto da Leo Tenneriello, è un viaggio poetico che esplora la condizione di una generazione sospesa tra passato e futuro. Con delicatezza e profondità, il cantautore racconta la vita dei sessantenni di oggi: portatori di esperienze e segni del tempo, ma ancora animati dalla voglia di andare avanti e di credere in ciò che verrà. Il brano è sui principali stores digitali e dal 27 dicembre nelle radio in promozione nazionale. Il testo è un ritratto intergenerazionale che mette in dialogo padri e figli, mostrando le difficoltà e le contraddizioni di un rapporto complesso. I “ragazzi di 60 anni” cercano di rimanere connessi ai propri figli, anche quando si sentono “ritagli” di foto appese sul frigorifero o spettatori di vite vissute a distanza. Al tempo stesso, emerge la nostalgia per un passato che sfuma e la fatica di affrontare un presente che chiede di reinventarsi continuamente.
La canzone affronta anche temi collettivi e sociali, come l’idea del voto. “Domani si vota“ diventa il simbolo di una speranza che, pur affievolita, continua a pulsare. Il voto è visto come un atto simbolico, sospeso tra la routine e il desiderio di un cambiamento reale. Questa ambivalenza rispecchia la condizione di chi, pur disilluso, non vuole rinunciare alla possibilità che il domani possa essere diverso. Attraverso immagini evocative come il ghiaccio che si disfa in un bicchiere o le piume su un vulcano, Tenneriello ci consegna una riflessione universale sulla fragilità e la forza, sull’equilibrio instabile tra il bisogno di restare giovani e l’accettazione del tempo che passa.
Ascolta il brano
https://open.spotify.com/intl-it/track/4XFQcKSxA4Aw0bwTF0F6Rp?si=be3a1757e8614a35
“Noi ragazzi di 60 anni” è un brano che parla a tutti, non solo ai sessantenni, perché affronta temi universali: il rapporto tra generazioni, il senso della memoria e il bisogno di speranza. È una canzone che invita a guardare al futuro con occhi nuovi, nonostante la consapevolezza delle proprie fragilità. Un brano da ascoltare e condividere, capace di emozionare e far riflettere. Il testo e la musica sono di Leo Tenneriello, mentre il lavoro musicale è arricchito dagli arrangiamenti raffinati di Gabriele Andrisani e dal video artistico realizzato da Enzo Tenneriello, che amplifica il messaggio del brano con immagini significative. Il progetto si inserisce nello stile indie/pop e indie/rock, caratterizzato da sonorità moderne che si fondono perfettamente con il testo poetico e profondo. Il missaggio e il mastering, curati da Michele Brugiolo, aggiungono qualità e precisione al suono. La suggestiva foto di copertina, scattata da Baladev Satish, completa un progetto curato nei minimi dettagli.
Guarda il video
https://youtu.be/o9JehxU10wo?si=2Y9Y5hJmMqDn2AaI
Storia dell’artista
Leo Tenneriello è un cantautore e uno scrittore tarantino. Laureato con lode in Scienze Politiche all’Università di Bari, ha pubblicato Individuo, massa e potere nella metamorfosi di Canetti (1992), Metamorfosi e fuga (2009), Sorella noia fratello nulla (2013), In amore siamo cose (2015), La bellezza del caos (2017) Il giardino dei dispari (2020) e Sogno i leoni (2023). Come cantautore ha invece all’attivo sei album: ControVerso (2006), Viversi (2009), Basta Pagare (2011), Leo T. Kafka (2013), Wilde (2016), Tenero dice (2019). Nel 2013 ha ricevuto il “Premio Speciale della Giuria Franz Kafka Italia” per il cd Leo T. Kafka. È stato finalista nazionale “Sanremo Rock & Trend Festival”, edizione 2020, vincitore del premio speciale Premium Partner. Nel 2023 ha pubblicato due singoli: Devo dare conto e Tuttofare, con quest’ultimo è stato finalista nazionale del premio “Palco d’Autore”, dedicato ad autori, cantautori e interpreti. Nel 2024 ha pubblicato i singoli L’amore è in corto, Le tracce di un’altra donna e Noi ragazzi di 60 anni. Ancora nel 2024 con il suo Perfetta si è classificato al primo posto come miglior racconto al Dora Nera Festival Noir di Torino. Sempre nel 2024 secondo posto con la poesia Muro contro muro e il Premio Speciale Giusy Fumarola per il racconto Reset al Premio Letterario “Una piazza di libri” Città di Villa Castelli.
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