Anna Jencek: “Quando quaranta inverni”
È il brano estratto dal suo nuovo lavoro
“Jencek canta Shakespeare” dove la poliedrica artista milanese ha musicato e recitato i sonetti del celebre drammaturgo e poeta inglese tradotti da Giuseppe Ungaretti e Sara Virgillito
In occasione dell’80° compleanno di Herbert Pagani con il quale Anna Jencek ha effettuato un percorso di vita, e del centenario di Arturo Schwarz che ha scritto la dotta presentazione del disco, il 22 novembre è uscito “Jencek canta Shakespeare”.
L’ambizioso lavoro contiene 22 sonetti, più prologo ed epilogo, per un totale di 24 composizioni musicali. È un progetto prezioso in cui i sonetti di William Shakespeare, tradotti da Giuseppe Ungaretti e Sara Virgillito, sono stati composti musicalmente da Anna Jencek con sensibilità moderna, traendo ispirazione dal mondo barocco, ma utilizzando un’orchestrazione contemporaneo-elettronica che suggerisce gli incanti di quella poesia con chitarre, viola, arpa e percussioni suonati dal vivo.
È un tripudio di poesia: un poeta immenso tradotto da due poeti grandi come Giuseppe Ungaretti e Sara Virgillito. Poeti che, pur nelle diverse scelte di stile (ermetico e simbolista il primo, struggente e emotiva la seconda), hanno saputo comunicare il “contenuto” attraverso un gioco linguistico nel quale il “significato” si veste di seduzione e potenza. Ungaretti mantiene lo schema metrico, ma non la misura del verso; Virgillito traduce in versi sciolti, ma la misura è endecasillaba. In entrambi, una naturale musicalità che ha guidato il comporre di Anna.
Una raccolta con cui Anna Jencek, artista poliedrica e creativa, ripercorre con una musicalità originale l’ampia gamma di riflessioni che Shakespeare riusciva ad affidare a parole e temi di ordine quotidiano. Lo stile polifonico-contrappuntista caratterizza le musiche che Anna Jencek ha immaginato per accompagnare la parola shakespeariana: alla melodia originale se ne aggiungono altre, talvolta più acute, altre gravi, scaturite da essa, come scissione della luce attraverso un prisma, in un susseguirsi di voci, strumenti e parola recitata, in un andamento ritmico serrato, sincretico, cosmico.
Anna Jencek, artista poliedrica, svolge intensa attività nei settori della musica, del teatro, della danza.
Ha studiato pianoforte e canto, nonché chitarra classica al conservatorio, sotto la guida del M° Ruggero Chiesa, negli anni in cui Salvatore Quasimodo era docente di letteratura italiana.
Ha scritto musica per Herbert Pagani, con cui ha condiviso anni di lavoro e di vita, e altri artisti; per spettacoli teatrali e di danza, spot radiofonici e televisivi, ottenendo vari premi e un disco d’oro.
Cantautrice, attrice, tiene recital nei principali teatri milanesi, in Italia e all’estero.
Ha diretto stage professionali di canto in cui era docente di interpretazione, tecniche vocali e presenza scenica.
È stata vocal coach in talent televisivi. Ha inciso numerosi dischi con sue composizioni. È citata nel dizionario delle compositrici lombarde.
Voce di Radio e altre, affronta le prime esperienze di palcoscenico sotto la guida registica del M° Alessandro Brissoni. Ha collaborato con la scuola del Piccolo Teatro. È stata docente di recitazione, commediografa e regista in compagnie filodrammatiche. Ha partecipato come compositrice cantante e attrice nella “Compagnia del lago”, diretta da Luigi Chiarelli.
Allieva di Ada Franellich nel percorso decennale di “Ginnastica, Ritmica, Danza secondo il metodo Hellerau – Laxenburg”, ha studiato all’Istituto Yoga di Carlo Patrian.
Danzatrice e coreografa, ha insegnato danza creativa, nei corsi del Comune di Milano e presso la scuola di danza Mara Terzi. È insegnante di yoga.
Dal padre, mecenate di artisti, ha appreso il gusto della pittura. La scrittrice Lalla Romano, amica di famiglia, ha guidato i suoi primi passi nella conoscenza di poesia e letteratura, per cui fin da bambina ha ottenuto premi e borse di studio. È stata redattrice editoriale. Ha insegnato attività creative presso le scuole medie statali durante il primo settennato di sperimentazione didattica, avendo ottenuto abilitazione ministeriale. Ha tenuto laboratori di scrittura della memoria e di lingue.
Consulente di Assessorati alla Cultura, aveva fondato e diretto l’associazione di servizi culturali “L’albero dell’Arte”, per l’ideazione e organizzazione di eventi nei campi dell’arte, dello spettacolo, della cultura, dell’educazione, con all’attivo centinaia di progetti realizzati per enti privati e, soprattutto, pubblici.
La sua discografia ha sempre cercato il connubio tra musica, letteratura e poesia. L’ultima sua pubblicazione è “Saffosonie. Cantando liriche di Saffo” per Moletto Edizioni Musicali.