Beppe Cunico – Slow Breath Coming
Il nuovo singolo che anticipa il secondo disco di inediti dell’artista vicentino
Rendersi conto di aver calpestato la bellezza e sotterrato i veri valori di questa vita
«Voglio cantare l’ambiente dal punto di vista del rimorso e della nostalgia. Egoismo e avidità, stanno depredando il nostro pianeta della vita, con la consapevolezza di aver causato un danno a se stesso e ai suoi simili, senza rendersi conto che è la natura che regola e comanda e non l’uomo.» Beppe Cunico
“Slow Breath Coming” anticipa l’uscita del secondo disco di inediti di Beppe Cunico, cantautore, musicista e ingegnere del suono vicentino. Il testo è stato ispirato da eventi che quotidianamente ci colpiscono, ma che sembrano non scalfire minimamente i potenti, che rimangono spesso sordi e ciechi. La parte musicale, all’apparenza semplice, si muove su pochi accordi, ma suonati con un’intenzione che corre parallelo al significato delle parole. L’atmosfera cupa delle strofe, sfocia in incisi molto evocativi. La batteria di Elio Rivagli e il basso di Andrea Torresani si mescolano con le chitarre dello stesso Cunico e di Mattia Tedesco in un’alchimia fatta di suoni potenti e intensi, enfatizzati dai cori di Marta Bonato e Anna Dovigo. Il tutto guidato dalla magistrale regia di Sandro Franchin.
Il nuovo disco di Beppe Cunico si intitola “From Now On”, un lavoro duro e ricco di rabbia che porta in musica l’eterna lotta tra il bene “Mian” e il male “Egon”. Un disco fatto di energia positiva che riporta la musica suonata in primo piano, in totale libertà da vincoli di moda o tendenza. Rock puro e genuino.
Etichetta: Dischi Soviet
Beppe Cunico è un cantautore, musicista e ingegnere del suono di Vicenza.
Fin da piccolo ha sempre avuto nelle orecchie il Prog Rock, e a 13 anni, guardando “Jazz Band” di Pupi Avati si è innamorato della batteria e di Phil Collins. Poi le prime band, fino ad arrivare a D’as Hirth: dopo vari demotape arriva un EP con quattro brani: “Kalashnikov”, un lavoro che tutt’oggi rimane una piccola chicca per i cultori del genere. Il lavoro riscuote un discreto successo, al punto di arrivare al quarto posto nella classifica di Stereonotte, storico programma di Radio Rai.
Poi arriva una lunga parentesi come Sound Engineer e Producer, con la creazione di X Land Studio, lavorando prima in ambito locale e poi anche su progetti internazionali, tra i quali Nek, Irene Grandi, Mulfunk, Shel Shapiro, Domenico Fiumanò, Plastik, Derozer. E poi come produttore di Luca Bassanese, Emme e Vanila.
Dopo anni di distanza forzata dalla musica nel 2016 prende lezioni di chitarra, canto e scrittura. Grazie all’incitamento di Sandro Franchin, suo amico, collaboratore in studio e produttore, si arriva al disco d’esordio “Passion, Love, Herth and Soul”. Forte dell’influenza piovuta dagli anni Settanta da band come Pink Floyd e Genesis, con l’aggiunta di U2, Cure e Police ma soprattutto quella più forte e recente di Steven Wilson fa si che questo primo album rappresenti a suo modo anche un tributo ai suoi “eroi” fonti d’ispirazione artistica e di vita. Dal vivo raccogliendo consensi e la semina giusta che lo conduce oggi al secondo lavoro di inediti di prossima uscita: “From Now On”.
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