Montiamo il coprivolante

Eccolo qui. Come vedete in foto, serve da 37 a 39 com di diametro. Non parte da 35 cm, e questo mi dava più speranza. Adesso come operiamo? Saliamo in cabina di guida e togliamo il vecchio coprivolante. Quindi puliamo bene il volante, per quanto sia rimasto coperto val bene di pulirlo; Ora cominciamo e infilamo il coprivolante in posizione; ci avanzerà una parte che va tirata; a mano non è così semplice, perchè come cerchiamo di infilare la restante parte del coprivolante, il volante girerà quel poco che farà uscire la parte già in posizione.  Quindi bisogna bloccare il volante col bloccasterzo, di modo che nel tentativo di inserire  il coprivolante esso rimanga fermo. Il coprivolante farà resistenza, anchè perchè altrimenti non resterebbe ben tirato in posizione una volta piazzato. Se a mano nuda non si riesce a ottenere risultato,  prendiamo un giravite o un’altra comoda leva posizioniamolo tra il volante ed il coprivolante nella parte ancora non inserita ed operando una leva potremo allargare quel tanto che ci permetterà di poter inserire il rimanente coprivolante. Fate attenzione a non farvi male; non state con il viso troppo vicini alla leva che applicate, perchè c’è il rischio che si possa sfilare e scapparvi di mano. Se operate correttamente, il giravite non rovinerà il volante; se opertate con mano ferma, non vi scapperà via e non correrete il rischio di danneggiare il cruscotto o farvi del male. Però prestate attenzione ai vostri movimenti e siate decisi nel perseguire l’obbiettivo. Se potete, che sarebbe molto meglio, riscaldate il coprivolante in modo da ammormidirlo un poco e sarà più facile posizionarlo. Attenzione a non danneggiarlo con il calore però… Non è una cosa difficile, ma vi sto solo spiegando tutte le possibili criticità in mod da prevenire il peggio, che non si deve mai verificare. Attenzione!

Quando una cosa non convince troppo meglio non farla

Quando una cosa non convince troppo, meglio lasciar perdere; vale nelle piccole come nelle grandi cose, ma di certo per le grandi uno ci pensa su meglio. Spesso però spesso le piccole cose le tiriamo via di fretta, come quasi non ci importasse. La scorsa estate ho deciso di cambiare il coprivolante sul camper. Lo tengo su per non rovinare il volante e perchè mi piace avere una presa morbida, più consistente quando guido. Ne avevo uno in pelle, ma col tempo non mi piaceva più. Siccome il volante del Transit, seppure di poco, è più grande di quello delle autovetture, non potevo andare nella grande distribuzione, dove hanno prezzi più bassi, ma prodotti standard; ovvero tengono coprivolanti per le vetture più commerciali, che sono le medio piccole da città ed hanno volanti del diametro di 35 cm, per lo più. Il Transit ne ha uno da 39 cm. Eè poco di più, vero, ma quei 4 cm fanno la differenza. Seppure sul coprivolante commerciale c’è scirtto “Adatto per volanti da 34 a 39 cm”, uno ci prova, ma non arrivano fino alla dimensione massima; ve lo dico dopo averne rotti due nel tentativo di metterli sul volante del camper. Bisogna faticare un bel po’. Insomma tira di qua, tira di là, mi si sono rotti.

Quindi vado da un autoricambi, e qui spiego il problema. Mi fa vedere un coprivoante in silicone che si può tirare abbastanza senza paura di romperlo. Fantastico! Vado, lo monto in un attimo e poi, pian piano, scopro i difetti. Ovvero: intanto è estremamente sottile, quindi che ripara il volante è vero, ma al tatto è come se non l’avessi. Può essere un bene per tanti ma per me non lo é. Ma la cosa che da più fastidio è quando usi lo sterzo in manovra. Il silicone non ti permette di far scivolare il volante sotto la mano, perchè comunque fa aderenza. Troppa. Però ho sopportato per qualche tempo, finchè mi sono rotto le… e sono andato di nuovo in un negozio di autoricambi. “Voglio un coprivolante vero, per un volante da 39 cm” nel ho trovato uno della Good Year, famosa per gli pneumatici, meno per i coprivolante, che è fatto di un materiale elastico ma piacevole al tatto, sufficientemente imbottito di modo che quando guidi lo senti che c’è, e perfetto in manovra. Ma come lo montiamo?

Cambiamo la guarnizione Thetford

 

Quando dobbiamo cambiare la guarnizione Thetford sul wc del camper? Semplicememente quando ci accorgiamo che non fa più la necessaria presa sul tappo del wc.  Senza addentrarci in dettagli, basterà versare un bicchiere d’acqua nella tazza del wc e quindo controllare se rimane lì dove  l’abbiamo messa oppure si dilegua in pochissimo tempo. Con il tappo a ghigliottina chiuso, se la guarnizione è integra, l’acqua rimane per parecchio tempo lì . Ma cosa fa rovinare la guarnizione? Pare strano ma proprio i disgreganti liquidi che si usano nella cassetta danneggiano col tempo la guarnizione. Questo se siamo abituati, non appena svuotata la cassetta, a riposizionarla e quindi mettere il disgregante dalla tazza del wc. Dopo alcuni contatti tra la guarnizione ed il disgregante, la gomma si guasta ed il danno è fatto. Usate il tappo della cassetta come misurino dosatore del disgregante. In tal modo, riavvitando il tappo, il disgregante finirà dentro la cassetta senza entrare in contatto con la gomma.  Può tuttavia essere che, col tempo, la gomma si rovini da sola. Comunque dobbiamo sostituirla. Lavoro che non necessita di strumenti. E’ utile sapere che esistono due tipi di guarnizioni, reperibili nei negozi del settore o anche nei migliori campeggi: le guarnizioni sono quelle per cassette prima del giugno 2000 oppure dopo il giugno  2000. Semplice, no? Una vota acquistata, si procede togliendo la vecchia a mano, ovvero tirandola via dalla sua sede e poi reinserire , sempre a mano la guarnizione nuova, premendo per bene finchè tutto il bordo della stessa sia entrato in posizione.

E’ una operazione molto semplice, non necessita di attrezzi e vi farà tornare il wc del camper in perfetto ordine. Ricordate però di non mettere più il disgregante passando dal wc, ma rimetterlo sempre dentro la cassetta dopo il suo svuotamento e risciacquo. Così facendo la guarnizione vi durerà molto più a lungo.

Ripariamo le zanziariere dei tettini apribili

Ripariamo le zanzariere sui tettini apribili; io ho proceduto alla loro sostituzione dopo che in una di esse si era fatto un buco, proprio vicino all’anello che vedete in foto

Incollarla non era il caso perchè la zanzariera era già tirata e non veniva un bel lavoro. Vorrei chiarire che questi telai già fatti si trovano in commercio a 9/10 euro, 15 in qualche caso. Ma già che c’ero li ho cambiati tutti e due, e quindi fanno 20/30 euro. Io vi propongo di divertirvi  raggiungendo l’obiettivo con 1 euro di zanzariera più 3 euro di silicone. Vogliamo provare? Bene, incominciamo!

Dapprima smontiamo il telaio; come vedete ci sono solo sei viti, più una che regge la manovella del tetto, quella che esce dall’anello che vedete. Smontato che abbiamo i telai e le manovelle, mettiamo tutto al sicuro da una parte: per ora non ci servono più viti o manovelle. Ora stacchiamo via la zanzariera vecchia e stacchiamo anche l’anello in plastica, ma prima misuriamo bene la distanza tra il centro dell’anello ed il foro per la vite corrispondente sul telaio. Scriviamo questa misura da una parte perchè ci servirà poi. Puliamo dai residui di adesivo e fili di zanzariera l’anello e mettiamo da parte anche quello. Nel frattempo, ci saremo procurati un pezzo nuovo di zanzariera. A titolo di esempio i miei telai misurano 38 cm di lato, per cui ho preso una striscia di 50 cm su un rotolo di zanzariera alta 1 metro, dimodochè avessi sufficiente materiale per ritagliare due quandrati 38×38 cm. L’ho presa bianca, mentre prima era grigia; primo di tutto la zanzariera grigia sembra sporca a prescindere, poi rende più cupa la luce proveniente dal tettino. Realizzandola bianca la questione cambia radicalmente. Fin qui, comunque, la spesa ammonta ad 1 euro.  Relizziamo le due forme precise delle zanzariere, ricalcandole sui telai, ma esternamente, perchè lo spazio in più ci servirà per fissare bene la zanzariera al telaio. A questo punto segnamo, con l’aiuto di un righello, sulla zanzariera, il centro dell’anello che ci servirà per incollare  poi l’anello ala nuova zanzariera. Ricordiamoci che l’anello andrà incollato a rovescio, perchè guarnisce il lato della zanzariera che si vede da sotto, mentre la zanzariera andrà fissata sul lato opposto! Per posizionarla  sul telaio lasciamo pure un poco di avanzo, che si taglierà alla fine. La zanzariera è bucherellata per cui appoggiamola sul telaio e fissiamola con quattro  punti agli angoli, in modo che ci resti ferma, col silicone. Lasciamo asciugare, perchè il silicone si fissa dopo un po’ di tempo; per non sbagliarmi l’ho lasciato una notte intiera. Quando sarà fissato schermiamo i bordi del telaio con del nastro adesivo di carta, e procediamo a stendere il silicone lungo tutto il telaio in modo che la zanzariera si fissi al telaio; mi raccomando, la tenuta deve essere perfetta, perchè un insetto si può infilare anche in una piccola falla nel fissaggio. Dopo aver atteso congruo tempo di asciugatura, togliamo il nastro di carta e rifiliamo con un taglierino l’eventuale avanzo di zanzariera. Ora non ci resta che fissare sull’altra faccia l’anello, usando il segno che abbiamo fatto in precedenza come riferimento, e fissiamo con del silicone pure questo. Quando tutto sarà asciugato per bene, tramite il taglierino, tagliamo la zanzariera dentro l’anello rifilandola alla perfezione.  Non ci rimane che, tramite un giraviti,  rifare il foro per le viti di fissaggio, che avremo sicuramente coperto con la zanzariera ed il silicone. Così abbiamo terminato e possiamo rimontere i telai zanzariera sotto il tettino.

Pulire il camper veramente a fondo

Quando puliamo il camper, lo puliamo veramente a fondo? Guardate cosa ho trovato smontando la barra su cui si fissa la dinette! Se vi pare poco… Quella che vedete è la parete laterale nel punto dove è fissata la barra  con cui si ferma la dinette; quello che vedete al centro è il foro per la vite centrale; in totale, almeno sul mio camper, ci sono 5 viti in tutto che sorreggono la barra. La dinette, ovvero il tavolino del camper, si blocca li tramite due fermi che sono sul tavolo e che si vanno ad incastrare sulla barra, a sezione ovale, che la tiene ferma. Questo meccanismo però lascia una fessura tra il tavolino e la parete, dove col tempo ci cadono molliche e quant’altro, visto che sul tavolino ci si fa colazione, pranzo e cena. Era un po’ di tempo che vedevo che dietro la barra  c’era qualcosa, ma non era per nulla facile da levare. Dal momento che  la scorsa settimana ero in giro col camper ed avevo una mattinata libera, mi sono messo a smontare la barra, dopo aver tolto la dinette; quando ho svitato l’ultima vite ecco, lo spettacolo che mi si è aperto davanti era quello che vedete in foto….nessun problema per pulire, visto che nulla era appiccicato alla parete, tutto è venuto via passandoci un panno asciutto. Quindi non è restato altro che rimettere la barra e fissarla con le viti. Pubblico questa foto per ricordare a tutti che per pulire veramente il camper, non basta la scopa e lo straccio per terra; visto che gli spazi interni sono risicati, può tornare utile, ogni tanto, smontare i pezzi più esposti al deposito di sporco e quindi liberarsi di un peso inutile da trascinarsi dietro. Fare il lavoro da sè, per di più, darà una soddisfazione immensa, credete a me!

 

 

Facciamo la pulizia della cabina di guida

Ogni tanto ci vuole: diamo una bella pulita alla cabina di guida! Per farlo consiglio di munirsi di uno spray per pulizie generico, due panni in microfibra, un pennello a setole morbide e  una spugna magica, di quelle che si trovano nel reparto pulizia dei supermercati, bianche con il centro rosa. Cominciamo con levare via i tappetini, che puliremo a parte: a secco se la stagione non ne consente l’asciugatura. Poi spruzziamo bene il cruscotto: una volta spruzzato, passiamo con il pennello, con movimenti circolari, a portare via lo sporco; con il pennello raggiungeremo anche le più piccole fessure, le bocchette di areazione e gli spazi difficili. Una volta passato il pennello, usiamo il panno in microfibra per asciugare e, una volta asciugato, passiamo la spugna magica a rifinire la pulizia. Vi assicuro che il lavoro sarà più che soddisfacente. Non trascuriamo la plasica trasparente del quadro comandi:  puliamola per bene con lo stesso sistema, e vi accorgerete che il quadro sarà molto più visibile, ora che lo abbiamo pulito a fondo. Per la parte interna dei vetri, usiamo un altro sistema. Procuriamoci dell’alcol isopropilico, che è di colore trasparente e, in genere, profumato. Spruzziamo sul vetro interno un po’ di alcol isopropilico, e quindi passiamo con la spugna magica a pulire strofinando prima con movimenti circolari e quindi prima in su e poi in giù. Terminata questa operazione, prendiamo uno spray per vetri, sia in schiuma che normale e spruzziamo di nuovo il vetro. Ora passiamo il panno in microfibra e puliamo a fondo. Vedrete cone in questo modo il cristallo anteriore, se pulito adeguatamente anche all’esterno, vi garantirà una visuale perfetta e si appannerà di meno. Facciamo la stessa cosa per gli specchi retrovisori, esterni ed interni, e non trascuriamo i cristalli dei finestrini, sia dentro che fuori. Vi assicuro che il risultato vi soddisferà!

Adesso è, finalmente, completo. Un buon lavoro, vero?

Adesso è finalmente completo, con lo specchio in posizione. Mi sento veramente soddisfatto. Vediamo insieme i passaggi per aggiungere lo specchio: prima di tutto dobbiamo misurare con precisione l ‘area dello sportello. In questo caso siamo  a misura 40 x 30, come già detto nei post precedenti. Come potete vedere, per quanto si voglia leggero è sempre meglio uno specchio di vetro che uno specchio in plastica, che sarà leggero, però non riflette come lo specchio in vetro; sa tanto di “vorrei, ma non posso“. Meglio una cosa vera. Per i calcoli circa il peso dello specchio vi rimando ai post sottostanti, ma qui voglio insistere sulla necessità di tenersi il più basso possibile con il peso. Guardate il lato in basso a destra dell’immagine dello sportello: vedere quelle specie di rondellina bianca? Quello è il perno su cui gira lo sportello. Se guardate di sopra vedrete l’altro perno. Pensiamoci un attimo. Qualsivoglia peso dello sportello andrà ad insistere sul perno in basso, essendoci la forza di gravità. Più peso mettiamo sullo sportello e più forza si genera sul perno in basso. Non vorrei aprire una polemica sullo stato del manto stradale nelle varie strade della nostra Italia, però pensate voi quante piccole o grandi buche o imperfezioni sulla strada incontriamo quando andiamo in giro. Ognuna di queste genera un sobbalzo per tutto il veicolo, al punto che perfino le viti  nei mobili del camper necessitano di essere serrate, ogni tanto. Ognuno di questi sobbalzi fa alzare di poco lo sportellino che, di necessità, ricade ed il perno batte sulla base. Di volta in volta, questi colpetti martellano la plasica sottosatante e più pesa lo sportello, più forte sarà il colpo.

Comunque, appena sarà pronto, andiamo al camper con il nostro specchio. Se ci fosse bisogno, puliamo per bene la superficie dello sportello, poi prendiamo il silicone neutro, o per specchi, e mettiamo quattro generose porzioni di silicone agli angoli, ma un po’ verso l’interno, per evitare che una volta in posizione il silicone possa fuoriuscire dei bordi. Quindi posizioniamo lo specchio sul suo alloggimento, premiamo un poco per far aderire per bene il silicone e magari prendiamo una zeppetta sul bordo di sotto, per evitare che lo specchio scenda verso il basso. Per sicurezza mettiamo quattro pezzi di nastro in carta a trattenere lo specchio, e poi andiamo pure via. In una oretta il silicone si fissa, e se torniamo l’indomani siamo sicuri che si sarà asciugato per bene.

Ho cambiato gli pneumatici ed ho avuto una sorpresa

Finalmente ho cambiato gli pneumatici, ma ho avuto una sorpresa. Quelli posteriori erano ovalizzati…non si sentiva nulla, nessuna vibrazione o, forse si percepiva appena, ma io ho sempre pensato che fosse il carico del camper. Ho provato già la senzazione del pneumatico ovalizato, e quindi la conosco. Comprato il Roller Arno, che era stato fermo per molto tempo, nel guidarlo sentivo come un leggero sobbalzo sull’avantreno. Che è sparito quando ho messo gli pmeumatici nuovi. In effetti adesso avverto una conduzione più fluida, più facile…smooth, come dicono gli inglesi, anche se prima non ho mai avverito sobbalzi, anche perchè erano quelli posteriori ad essersi ovalizzati, e non gli anteriori. Questa, se ce ne fosse bisogno, è la prova che sul camper gli pneumatici non si giudicano dal loro consumo, ma dalla loro età. I miei avevano 4 anni, e per il camper è una data limite, visto che, per lo più, stanno fermi.

Ho così concluso la disavventura di questa estate, quando nel giro di tre giorni ho prima bucato e poi si è rotto il mobiletto del bagno. Ma non parlo di sfiga, semmai di cose che normalmente possono accadere. Oggi pomeriggio passo a ritirare lo specchio e me lo monto. Voglio proprio chiudere la disavventura che abbiamo avuto e quindi guardare avanti al fututo con fiducia.

Per quanto riguarda gli pneumatici, ho richiesto e montato gli stessi precisi di prima. Perchè cambiare se uno si è trovato bene? Non ne vedo il motivo. Ed anche per quanto riguarda il gonfiaggio, ho fatto rimettere l’azoto, per diversi motivi: anzitutto perchè ha una molecola più grande di quella della comune aria, e quindi passa moto meno attraverso la porosità della gomma: in una parola si sgonfia di meno stando fermo. Poi perchè non si surriscalda con il rotolamento, a differenza dell’ aria comune:  eviteremo il rischio di scoppio dello pneumatico. Non sono aspetti di poco conto, pertanto vi consiglio vivamente di fare altrettanto, e vi troverete bene.

Il lavoro compiuto: giudicate voi.

Solo per i possessori del Rimor Katamarano 1

Ed ecco qui il lavoro compiuto: giudicate voi come è venuto. Certamente si tratta del pezzo originale, quindi è perfetto per dove deve stare. Il fatto che anche lo sportello sia bianco e non azzurro come prima, mi sembra una miglioria. Azzurri sono gli sportelli del mobile sotto il lavandino e quello di lato, sopra il wc. Ma sono fatti a righe in rilievo, non sono lisci come questo. A me piace di più così, rispetto a com’era prima. Il pomello che vedete è quello originale, perchè Rimor vi fornisce il  ricambio con il foro giusto, ma non il pomello! Si tratta di un pomello a vite che si infila da dietro e si avvita tenendo fermo il pomello con una mano mentre con l’altra avvitate la vite dietro.

Il vano dello specchio misura al suo interno 40 x 30 cm e, come ho detto, ho ordinato uno specchio di uno spessore di 2 mm, il più fino in vetro che ho trovato . Come spiegavo prima, tra uno specchio da 5 mm ed uno di 2 mm c’è differenza di peso pari a 2/3. Ovvero quello più fino peserà 1/3 di quello più erto. Credetemi che c’è differenza, ed è quella che mi ha fregato, perchè, come vedete, quando lo sportello sta aperto, ma anche quando è chiuso e si viaggia, tutto il peso ricade sul perno, che a sua volta trasferisce la pressione sulla parte del mobile dove si impernia, Il mobile, come lo vedete, dietro è tutto vuoto, pertanto quando si viaggia, ogni pur piccola asperità del manto stradale, farà sobbalzare il mezzo e con lui quanto in essa è contenuto. Perfino lo sportello sobbalzerà e trasferirà il suo peso sul perno, ed esso sul mobile. Batti oggi, batti domani…la frittata, alla fine, è fatta. Però ricirdatevi sempre: non esistono problemi, esistono le soluzioni!

L’armadietto: più difficile a dirsi che a farsi

 

Tanta apprensione, ma infine il problema dell’armadietto è più difficile a dirsi che a farsi.Mezz’ora tra smontare e rimontare, mica di più…forse anche meno. Ma andiamo con ordine: avete anche voi un Rimor Katamarano del 2005, o suppergiù? Per ordinare il pezzo bisogna rivorgersi ad un concessionario Rimor, che avrà bisogno della foto della carta di circolazione da cui trarre il numero di telaio del vostro camper, per poi ordinare il pezzo giusto. Vi arriverà cosi, come lo vedete: l’armadietto con l’antina non colorata ( in origine era azzurra,  senza lo specchio e senza la manopola dello sportello. Quella la dovete svitare e riavvitare sul nuovo. Ma dov’era l’origine del danno? Lo specchio!

Eh, si…due anni fa l’ho cambiato perchè l’originale si era rovinato. Ho pensato: che ci vuole? Si predono due misure e via. Nossignore. Perchè ho preso uno specchio nuovo, senza curarmi del peso. Lo specchio che ho messo nuovo era troppo spesso, quindi troppo pesante; se guardate la foto del pensile rotto vi accorgete che ha ceduto proprio dove lo sportello fa perno e pesa. Pesa oggi, pesa domani…alla fine si è sfondato.

Sono quindi andato dal vetraio, e mi sono fatto spiegare: avevo preso uno specchio spesso 5 mm. su una superficie di 40 x 30 cm. Ho dunque chiesto il più sottile specchio che esista, e mi ha detto che è 2mm. Su una superficie di 40 x 30 cm, se vi fate due conti rapidi, il peso è pari ad 1/3 di quello spesso 5mm

Ho chiesto anche di uno specchio in plastica, ma mi ha detto che non sono il massimo, come riflettenza.

Insomma, domani mattina è pronto, ma per fissarlo bisogna usare un silicone per specchi, o silicone neutro, non uno comune, altrimenti vi mangerà la parte dello specchio che riflette, facendo le bruttisime macchie nere…

Se guardate bene la foto, dentro il pensile ci sono quattro bollini bianchi, due per parte. Quelli sono i cappellini delle viti; si tolgono con un giraviti a taglio piuttosto fino.

Una volta tolti, scopiramo le viti e relativa rondella. Svitate tutte e quattro il mobiletto viene via senz’altra operazione. Per rimontare il nuovo, segnate con un pennarello i quattro punti e poi, senz’altro utensile che un giravite a croce, avvitate una ad una le quattro viti, e poi rimettete a posto i cappellini delle viti. Non occorre fare altro.