Cosa ci dice la burocrazia a proposito di viaggiare col cane? Certo, anche per gli animali…

 

 

 

Per viaggiare col cane all’interno dell’ Europa basta il libretto sanitario del cane, ovviamente con le vaccinazioni in ordine. Verifichiamo però che nel paese dove si desidera arrivare non ci sia un pericolo e sia  quindi richiesta una vaccinazione particolare che il nostro cane non fa. Ad esempio, l’Austria richiede la vaccinazione antirabbica, che in Italia non è più obbligatoria.

Ad ogni modo ecco il link per la normativa completa:

http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_5.jsp?area=cani&menu=viaggiare

Al fine della sua identificazione  il cane deve avere regolare microchip, ed il suo codice  dovrà essere riportato sul libretto sanitario del cane. Viaggiamo semre, dunque, col libretto sanitario del nostro amico, ma non solo: consiglio di avere sempre una museruola, perchè se doveste, ad esmpio, andare in montagna  sappiate che non esiste funivia che non obblighi i conduttori di cani a fargli indossare la museruola durante il trasporto Così  pure sui servizi pubblici (autobus, traghetti) il cane non salirà se non ha la museruola. Anche nei parchi di divertimento può essere obbligatoria la museruola per i cani; ormai i parchi di divertimento consentono l’accesso ai cani all’interno dei parco, ma ovviamente non c’è verso di farli salire sulle varie attrazioni. E’ quindi bene che si sappia che, si portate Fido nel parco, uno di voi dovrà restare con lui, mentre il resto della famiglia vola sul roller-coaster …

    Per quanto riguarda l’alimentazione, se il vostro amico non ha problemi di cibo viaggerete più tranquilli; ma se invece Fido è di stomaco delicato, o ha bisogno comunque di un’alimentazione particolare per motivi di salute, viaggiate con una scorta del suo cibo, perchè in viaggio non sarà sempre facile ritrovarlo uguale nei posti che visiterete; sicuramente trovetrete crocchette o cibo umido in scatola generico, ma se il vostro cane ha necessità di un cibo specifico, è bene che ne abbiate sempre con voi.

Il cane e gli altri – Una questione di rispetto per tutti

 

   Un cane è un essere vivente, ma tanti lo prendono solo come gioco per i propri figli.  E’ il più grande sbaglio che si possa commettere. Dell’ipotesi di abbandonare il cane per le vacanze non ne voglio nemmeno parlare…

Ma il camper sembra fatto a posta per vivere con gli animali, tuttavia…visto che la vita in camper è fatta di vicinanza con gli altri, nei campeggi, nelle aree di sosta è bene tenere presenti alcune regole fondamentali: cerchiamo di non permettere al nostro amico quadrupede di vagare indisturbato. Per quanto noi siamo affezionati al nostro cagnolino, non tutti gli altri amano i cani: preveniamo la diffidenza, o peggio, la paura degli altri non permettendo al cane di girovagare. Abituiamolo anche che la piazzola di sosta è una pertinenza della casa, e quindi  non ci si fanno i bisogni, ma si va fuori dall’area dei camper.

Anche questa cosa sembra difficile ma non lo è. Il cane non si sognerebbe di fare pipì in casa, appena lo abituiamo a ciò da cucciolo; dal momento che fuori dal camper teniamo tutti un tavolino e alcune sedie, il cane ragionerà semplicemente come se quella fosse la sala da pranzo e si asterrà dal farci i bisogni. Certo, dobbiamo rispettare i suoi orari e le sue necessità, ma è una cosa semplicissima da fare.

   Stiamo attenti ai bambini degli altri, perchè girovagano per i campeggi o le aree di sosta, e ci mancherebbe altro! Però si avvicineranno al nostro cane, vorranno accarezzarlo e non è sempre detto che ci domandino il permesso…se il nostro migliore amico è un po’ suscettibile, evitiamo che gli si avvicinino.

   Inoltre insegnamogli che non si abbaia per un nonulla, perchè è possibile che agli altri vicini non faccia piacere sentire abbaiare.

Per contro, il cane in camper è una sicurezza: piccolo o grande che sia, sa metterci in guardia giorno e notte, e non è poco.

Viaggiare col cane – in camper è possibile

   Questa è Isotta, boxer femmina attualmente di 6,5 anni. La sua espressione eloquente, e la finestra,  ci mostrano che pioveva. Eravamo appena arrivati a Kitzbuhel (Austria, Tirolo) dall’Italia e lei era un po’ malinconica, quel giorno, perchè non si poteva uscire fuori, almeno non subito.

Certo, se il tempo è brutto nessuno di noi è libero, ma, suvvia! Mica piove sempre! Ed allora coraggio, se avete un cane sarà perfettamente a suo agio nel camper

Ma se non siete sicuri se il camper sia adatto al vostro fedele amico cane, date un’occhiata qui sotto.

 Il dubbio che viene per primo è sempre questo:  viaggiare col cane è complicato? No, direi proprio di no. Al di là di ogni considerazione, occorre in primis che il cane sia disciplinato e sia almeno un po’ abituato a viaggiare nel camper. Il cane percepisce il camper esattamente come se fosse casa sua, ma per arrivare a ciò, va prima abituato con pazienza. La nostra Isotta, prima di abituarsi, ha dovuto adattarsi da cucciola; un consiglio che mi sento di dare è questo: prendete il cucciolo appena ambientato in famiglia e portatelo al camper; fatelo anche solo se è al rimessaggio. Fategli trovare un suo giochino e la ciotola per l’acqua, in modo che capisca che è roba sua e familiarizzi prima col mezzo . Poi provate a lasciarlo solo per pochissimo tempo. Quando tornate, carezzatelo e coccolatevelo un poco, rassicuratelo, insomma. Il cane non ha l’orologio, e nemmeno saprebbe leggerlo. Non ha una comprensione del passare del tempo: sa solo che voi sparite e poi tornate. Una volta che il cane avrà capito che voi tornate sempre, non avrà più paura di restare dentro quella che, dopo tutto, è casa anche sua.

 Questo è bene che lo facciate quando il cane è cucciolo, così da abituarlo per quando sarà adulto.

Per chiudere il discorso sul gas

 

Le utenze  nel camper che hanno bisogno  del gas per funzionare sono: i fornelli, la stufa, il frigo, il boiler.

Diciamo subito che il frigo è trivalente, e quindi non siete obbligati a farlo fuzionare a gas, a meno di non avere altra fonte di energia a diposizione nel momento attuale

   Di  tutte queste utenze, le ultime che ancora funzionano con poco gas sono quelle della cucina: il fornello si accenderà anche con  il poco gas rimasto nella bombola. Questo per dire di non preoccuparsi se, ad esempio, vi doveste accorgere che so,  non funziona il boiler mentre, magari,  i fornelli sono accesi: prima di pensare ad un guasto del boiler, verifichiamo il livello del gas nella bombola. I sistemi di riscaldamento, ambientale o dell’acqua di cui sono equipaggiati i camper sono ormai da alcuni anni muniti di spie a led  che segnalano la mancanza di alimentazione del gas nella bombola, o il basso livello di invio dello stesso, mandando in blocco l’utenza stessa; non vi lasciano dubbi sul perchè non si accende la stufa, ad esempio;

Ma se il camper è un po’ datato potrebbe non avere di questi accorgimenti tecnici, ed allora può capitare che i fornelli vi funzionino senza problemi e la stufa no; non preoccupatevi dunque di un eventuale guasto, almeno proma di aver verificato  la bombola, perchè questo inconveniente può benissimo dipendere dalla bassa pressione del gas, perchè è prossimo a finire.

Sarà dunque ora di sostiture la bombola. In genere la maggior parte dei acamper, vecchi o nuovi, hanno un vano che può contenere due bombole. Vi consiglio di viaggiare sempre con due bombole, eprchè non si sa mai che una vi lasci sul più bello, e potrebbe non essere di immediatra soluzione il problema di comprarne una nuova, vuoi perchè è un giorno festivo, vuoi magari peerchè è notte, o siamo in sosta lontano da un centro abitato.

Le bombole del gas nel camper

 

Parliamo delle bombole del gas, ovvero del sistema più comune per avere il gas nelle utenze del camper che lo usano per funzionare. La bombola nel camper deve essere equipaggiata con una valvola a taratura fissa, applicata sul tubo del gas del camper e che si avviterà a sua volta sulla bombola. Perchè a taratura fissa? Semplicemente perchè le utenze del camper sono progettate per funzionare con una taratura fissa, non necessitano di regolazioni che sarebbero, anzi, controproducenti al fine del corretto funzionamento delle utenze stesse.

   Quindi prendiamo una valvola a taratura fissa e fissiamola al tubo del gas nel vano bombole; curiamo di aver  assicurato bene la valvola al tubo tramite le fascette stringitubo del tipo a vite;   come vedete nella foto sopra, la parte col dado è quella che va attaccata alla bombola, mentre l’altra col cannotto fino e scalettato, è quella dove va stretto il tubo, con una fascetta a misura. Tenete presente che una piccola dispersione può farvi svuotare la bombola senza che ve ne accorgiate. Nel scegliere le bombole, preferiamo sempre quelle caricate col propano, che ha un potere calorifero maggiore del butano e gela a -35° e non intorno allo 0° come il butano: rischierete di rimanere senza gas in inverno! Con le temperature invernali può succedere che il gas si geli sulla valvola e non passi più per alimentare le utenze interne: questo succede col butano, che gela praticamente come l’acqua.

   Buona norma è di cambiare la guarnizione sull’attacco della bombola ad ogni cambio di bombola: una guarnizione nuova da sempre maggior sicurezza di tenuta. Bene sarebbe anche viaggiare con una valvola a taratura fissa di riserva; può succedere che la valvola si guasti ed è bene sostituirla al primo segnale. In genere si avverte odore di gas nel vano bombole, cosa che non si doverebbe sentire. Certo che  se ci troviamo all’aperto, magari con un po’ di vento, diventa più difficile cogliere l’odore del gas, ma farci un po’ di  attenzione  obbiettiva non guasta.

Il ragno del gas: che lagno…

   Ma se il nostro ragno del gas si è già insediato, l’infingardo, come ce ne liberiamo? Come possiamo uccidere l’Uomo Ragno?

Non basta uno spray insetticida, perchè il nostro insetto intrepido avrà sicuramente fatto la sua brava ragnatela, e sarà quella che otturerà il condotto Lo spray non ce la leverà mai.

Procediamo dunque seguendo questi  semplici passaggi

   Trattandosi del tubo di adduzione del gas possiamo agire con più libertà, perchè non si tratta del forellino di precisione dell’ugello  Non dovremo quindi  avere tante cautele lavorando sul tubo di adduzione che porta il gas dalle bombole verso il bruciatore del frigo.

Liberiamo il fornello dal tubo del gas, che è avvitato tramite un dado;  quindi  basterà  allentarlo in modo che non lo trattenga più

Lavoriamo adesso con un fil di ferro robusto, magari modellato prima ad uncino,  o con un giravite fino…infilandolo nel tubo e muovendolo su e giù in modo da assicurarci che il nostro ospite indesiderato, e soprattutto quando da lui prodotto, esca fuori.

Una volta completata la pulizia, controlliamo  ora che il gas esca dal tubo liberamente  e senza problemi, Ma attenzione!!! Mi raccomando:  che non vi venga per nulla  in mente di avvicinare una fiamma, che so, un fiammifero o un accendino al tubo ancora libero per fare la prova se esce il gas, pèerchè in questa maniera rischiate di far prendere fuoco a tutto! Ed infine, quando vedremo che è tutto a posto, rimontiamo tutto per benino, stringendo bene il dado nel tubo. Controlliamo che ora il frigo si accenda per bene, e quindi che la fiammella sia decisa e soprattutto azzurra, il che, come già detto, è sintomo che il gas sta bruciando in modo corretto.

Mi raccomando di stringere adeguatamente tutti i dadi di blocco nelle utenze a gas, dal momento che se non fosse così, si potrebbe avere una dispersione di gas che potrebbe svuotare la bombola

Proteggiamo il frigo del camper dagli insetti

 Frigo del camper : lo proteggiamo  dagli insetti?

Ma se invece noi volessimo proteggere la griglia del frigo del camper dall’intrusione di insetti indesiderati, possiamo applicarvi, se già non ne sono provviste dalla fabbrica, delle zanzariere.

Ma perchè mai dovremmo proteggere il frigo dall’intrusione di insetti?  Cosa ci importa? Semplice: dovete sapere che il ragno è particolarmente attratto dall’odore del gas:  quindi  può bene darsi che si insinui nelle griglie e si vada a posizionare nel condotto del gas, pian piano otturandolo con la ragnatela.  Una vota che lo avrà tappato in tal modo, il gas non passerà più ed il vostro frigo non si accenderà più nella modalità a gas. La protezione è dunque importante e semplice allo stesso tempo.

Presso un ferramenta o un centro brico, acquistiamo della zanzariera ignifuga a metraggio; ne basterà davvero poca;  ma  perchè la dovrei prendere proprio  ignifuga? Perchè comunque c’è una fiamma dietro alla griglia che, per quanto sia protetta, svilupperà comunque calore. Scartate la retina metallica, primo perchè ha un costo molto elevato, poi perchè è più difficile da ritagliare e da modellare sulla griglia; optiamo dunque per la zanariera di  nylon. Ritagliamo a misura precisa la zanzariera sagomandola con la griglia e poi, con l’aiuto di un adesivo rapido, incolliamo la zanzariera nella faccia posteriore della griglia, in modo che da fuori non si noti. Siamo già a buon punto, ma manca ancora qualcosa.

Infine rifiniamo con del silicone tutto il bordo della zanzariera, in modo che non si creino aperture (parliamo di ragnetti, si infilano ovunque) e poi rimontiamo le griglie.

Procedendo in questa maniera, da fuori non si noterà nulla, ma il vostro frigo sarà protetto dalle intrusioni di insetti, e questo con , veramente, poca spesa; in dettaglio:

50 cm di zanzariera ignifuga: € 1

   un tubetto di silicone bianco: € 2,50

   colla cianoacrilica: € 3,50

La manuenzione del frigo trivalente

   In un frigo trivalente bisogna avere riguardo  in primis allo stato delle griglie di areazione; qualora fossero sporche e non permettessero di areare bene l’interno, vanno subito smontate e pulite per bene con acqua e sapone (basta quello liquido per i piatti), quindi rimontate per bene. Per lo smotaggio basta una moneta da 5 centesimi con la quale allenteremo la vite di plastica di cui sono provviste, sulla loro parte sinistra, le griglie Electrolux o Dometic. Qualora ne avesta di altro tipo, saranno sicuramente fissate con delle viti. ll bruciatore del gas, che si trova in basso a destra ed è visibile eliminando la griglia bassa, va controllato: la fiammella che emette quando è acceso deve essere azzurra: se fosse arancione, vuol dire che non brucia correttamente. Tenete presente che bastano delle impurità contenute nelle bombole ad otturare il condotto del gas che è di diametro minimo. Per smontare il bruciatore dobbiamo prima svitare il coperchio esterno, e poi svitare il fermo dell’accensione piezoelettrica, quindi far uscire l’ugello del gas: basterà soffiarlo per bene con aria compressa e poi, rimontando al contrario, controllare che ora la fiammella sia azzurra. In casi estremi conviene prendere l’ugello ostinatamente otturato e recarsi presso un rivenditore di ricambi per camper a comprarne uno nuovo, prendendo a campione il nostro vecchio smontato.

Qualora vi perdeste la vite di plastica, o peggio vi si rompesse, vi basterà fissare sul telaio della griglia, in corrispondenza del buco della vite, un tassellino di legno fermato per benino. Rimontate la griglia, e bloccatela con una vite autofilettante che si andrà a bloccare sul tassello di legno.

Consiglio:

Non cercate mai di liberare il forellino dell’ugello andando ad infilarci qualcosa, per quanto sottile esso possa essere: il frigo funziona con una fiammella piccola, e la protezione che è di fabbrica è concepita per quella fiammella: allargare il foro anche di pochissimo, aumenterebbe il getto del gas e farebbe aumentare la fiamma, che potrebbe fuoriuscire dalla sua sede, e cosa trova intorno? Legno…

La scorsa estate, un’ estate rovente!

 Il frigo del camper non funzione bene! Aiuto!!  Come rimediare?

La scorsa estate è stata una delle più calde negli ultimi anni. Abbiamo sofferto temperature elevate, di giorno come di notte. Si dice che sia stata un’estate più calda negli ultimi 60 anni. In un contesto climatico come quello, il frigo del camper, che è un frigo trivalente (ovvero funziona con tre diverse alimentazioni: 220V, 12V, gas) può avere difficoltà di funzionamento. Il frigo trivalente non è dotato di compressore come  il frigo di casa, e funziona invece per capillarità: in altre parole il gas  contenuto del circuito di raffredamento viene riscaldato con una delle tre alimentazioni: riscaldandosi aumenta di volume e, per una nota legge fisica, aumentando di volume si raffredda, generando il fresco nel frigo. Può però capitare che le due griglie esterne del frigo, quelle che vedete nella foto sulla parete dopo la porta di ingresso, possono essere da impedimento allo scambio di calore, in particolare quella in alto; va eventualmente smontata per facilitare la dispersione del calore verso l’esterno;  vedrete che il frigo quando viene areato meglio funzionerà sicuramente in modo più efficente. Però dobbiamo ricordarci che il frigo va comunque posizionato sempre all’ombra laddove è possibile, per lo stesso motivo. Se ci batte il sole del giorno estivo, è logico aspettarsic he il raffreddamento del vano sia imedito, o meglio contrastato, dal calore del sole che batte forte. Se invece la griglia del frigo è posizionata in ombra, sarà più facile che si raffreddi. Dobbiamo capire che il frigo dal camper è diverso da quello casalingo, che siamo abituati ad usare. In primis il frigo di casa è sempre dentro casa e non vi darà mai problemi di posizionamento. Ma se provaste a mettere in pieno sole il frigo, vedrete che ache lui accuserà problemi di funzionamento. Il frigo del camper esporrà le sue griglie di raffreddamento di volta in volta in base a come parcheggiate il camper.

Tutto cambia – Camperblog si rinnova

 

Ho deciso di implementare qui i contenuti del mio blog “Camperblog“, in cui ho parlato  per anni del camper, della sua manutenzione, del modo di viaggiare per suo mezzo, dei viaggi; ma siccome tutto cambia, voglio ora provare questa nuova veste per la mia creatività. E’ una nuova sfida, vediamo come andrà a finire.

 

Camperista dal 1997, ho posseduto quattro diversi camper. Ho cominciato con un Fiat 238 camper allestito dalla italiana Mirage nel 1985;  semintegrale, quattro posti letto, con i due letti a castello trasversali in coda, non avevo veranda nè portabici. Le bici le caricavo sul portabagagli a tetto. Motore benzina/gpl di 1.500cc, geometria dello sterzo di concezione vecchia, posto di guida che ti faceva guidare seduto sopra l’avantreno, il che vuol dire ritardare la sterzata.

Inoltre aveva il WC di tipo nautico, il che comporta, quando devi scaricare, di andare sopra il pozzetto con tutto il camper

Successivamente ho avuto un Roller Arno, mansardato su Ford Transit 2.5 d aspirato del 1988 cinque posti letto; un buon mezzo contenuto negli ingombri, ma anche negli spazi interni, buon motore lento ma forte. Aveva veranda e portabici ed il wc con la cassetta

Poi ho avuto uno Knaus Traveller 670di fabbricazione tedesca  su Fiat Ducato 2.5 TD del 1992, cinque posti letto. Mezzo mai commercializzato in Italia, comprato di importazione; ottimo mezzo ma beveva come una spugna.  Dotato di veranda e di  un portamoto omologato, il che non guastava affatto, era dotato di wc a cassetta.

Tutt’ora ho un Rimor Katamarano 1  su Ford Transit 2.0 TDCI del 2005, 6 posti letto, dotato  wc a cassetta,di veranda e portabici.

Giornalista pubblicista, ho collaborato con PleinAir, con Caravan e Camper e con il portale di Libero SiViaggia.

Parlo solo di cose che conosco bene e che ho provato e realizzato

   Se avete qualche consiglio da chiedermi, potete lasciarmi un messaggio qui. Vi risponderò appena mi sarà possibile.